Baselworld 2017, la 100esima edizione del Salone dell’alta orologeria e gioielleria, non sarà sicuramente ricordata come l’esposizione che ha riscosso maggior successo.
106’000 i compratori che vi hanno preso parte: un calo del 4% rispetto all’anno precedente, secondo quanto riportato dagli organizzatori. Flessione che ha coinvolto anche il numero degli espositori, 1’300, a fronte dei 1’500 del 2016: ben 200 aziende in meno nell’arco di un anno.

I numeri parlano e spingono tanti ‘insider’ a interrogarsi sulla situazione che il settore sta attraversando e sull’apporto che il prestigioso salone di Basilea può dare, rispetto al ‘concorrente’ SIHH di Ginevra.
“L’industria attraversa una fase di sfida, che colpisce soprattutto le imprese più piccole. Accogliendo una richiesta degli espositori e d’accordo con i membri dei vari Comitati, abbiamo deciso di ridurre la durata dello show e praticare aggiustamenti sui prezzi. Baselworld manterrà la sua consueta attrattività rimanendo fedele alla strategia che favorisce qualità e stimola l’unicità in tutti i settori.” Ha dichiarato Sylvie Ritter , Managing Director di Baselworld Sylvie Ritter.
Baselworld2018 sarà dunque aperto per 6 giornate (non più 8) e i prezzi per gli espositori saranno ridotti.
Per Jean-Claude Biver, pioniere dell’orologeria e da anni al timone della divisione orologi del gruppo LVMH , BaselWorld e il SIHH sono invece due esposizioni perfettamente distinte:
“I due saloni sono complementari. Basilea è la fiera dell’orologeria. Ginevra, è il salone dei marchi di lusso. Qui a BaselWorld, i commercianti possono trovare utensili, scatole, orologi e diamanti. A Ginevra troveranno esclusivamente degli orologi bellissimi”. (LeTemps.ch)
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