L’ Ulysse Nardin Freak Cruiser è uno di quegli orologi che sicuramente vorrei avere nella mia collezione qualora potessi contare su un budget illimitato.
Il nome Freak, si addice senza ombra di dubbio a questo avveneristico segnatempo se pensiamo all’innovazioni facenti parte della sua meccanica, alle soluzioni inusuali di rimessa all’ora, di ricarica manuale e al suo design.
Lo scappamento, vero e proprio cuore del movimento, è il vero protagonista di questa opera di ingegneria col suo Dual Direct Escapement.
Questo scappamento, introdotto nel 2001 da Ulysse Nardin e inventato dal Dr. Ludwig Oechslin, è un’avanguardia in termini di soluzioni meccaniche e impiego di materiali.
La maison di orologeria situata a Le Locle è stata la prima a impiegare la tecnologia in silicio per i suoi componenti col lancio del primo Freak, ormai 16 anni fa. Da allora l’evoluzione è stata continua.
Le doppie ruote scappamento sono in silicio, materiale che le rende più leggere, più efficienti, più resistenti e senza aver bisogno di lubrificazione.
Ma il punto di forza del Freak Cruiser 2050-131 (cassa in oro bianco) non si “limita” esclusivamente allo scappamento ma anche alla riserva di carica di 7 giorni.
La leggibilità dell’ora è eccezionale. Le due ancore, simbolo della maison, indicano ore e minuti. Lungo la ‘lancetta’ dei minuti è possibile notare la gabbia nera, anch’essa a forma di ancora, che sovrasta il “Flying Tourbillon“.
Un altro aspetto che balza agli occhi, è l’assenza della corona. Il compito del settaggio dell’ora, è affidato esclusivamente alla lunetta, che potrà essere manovrata una volta sbloccata da una ‘linguetta’ posta a ore 6.
La carica manuale del movimento è possibile girando il fondello, dove attraverso il vetro è possibile osservare la molla di carica che si avvolge mentre andrete a ricaricarlo .
Portare il Freak Cruiser al polso, mi ha fatto sentire come un bambino davanti a una vetrina di giocattoli: estasiato.
Poter ammirare in maniera così ravvicinata la ‘danza magica’ delle ruote nel trasmettere l’energia necessaria a far ‘volare’ il bilanciere del tourbillon e tramite giochi di luce riuscire a scorgere il blu delle due ruote scappamento in silicio è, per un malato di orologeria come il sottoscritto, pura poesia.
Sono certo che molti di voi, affetti dalla stessa malattia concorderanno.
Ovviamente, ciò che divide il bambino dai giocattoli, non è solo la vetrina. Parlando di cifre, il prezzo di questo “giocattolo” per adulti è di circa 90’000 Euro.
Del resto, parafrasando Oscar Wilde «La differenza tra un uomo e un bambino sta nel prezzo dei loro giocattoli.»
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