“Qualcuno ha visto la Luna?”

Se nella giornata di ieri vi è capitato di incrociare per le strade londinesi uno di questi astronauti smarriti, non preoccupatevi non siete pazzi, né avete avuto un’allucinazione; avete invece preso parte all’anteprima dell’evento Omega “Lost in Space”.

In occasione del 60° anniversario dell’iconico Omega Speedmaster, dieci astronauti hanno invaso le strade della capitale britannica, anticipando la parata di stelle apparsa nella vetrina della Tate Modern, (addobbata nel minimo dettaglio per offrire agli ospiti una vera esperienza sensoriale), per spegnere assieme a Buzz Aldrin e a George Clooney le sessanta candeline del primo orologio che, nella sera del 20 Luglio 1969, sbarcò sulla Luna.

Testimonials d’eccezione della serata, la star del cinema George Clooney e l’astronauta e ingegnere della NASA Buzz Aldrin

Oltre ai vari testimonials d’eccezione, (tra cui l’attrice Liv Tyler e la cantante pop inglese Ellie Goulding) i veri protagonisti della serata sono stati i 60 orologi Speedmaster che hanno riempito il palco scenico, dando la possibilità agli invitati di ripercorrere sin dalle lontane radici, anno per anno, la lunga storia e gli avvenimenti legati alla collezione dal 1957 al 2017.

“Lo Speedmaster è uno dei cronografi più iconici al mondo. Non solo per Omega, ma per i molti uomini e donne che lo hanno indossato e si sono fidati di esso. Anche dopo 60 anni, il suo potere e il suo carisma non sono diminuiti. Siamo orgogliosi di ospitare un evento di questa scala e di condividerlo con i più grandi fans dello Speedmaster” (Raynald Aeschlimann, CEO di Omega)

 A fare gli onori di casa, oltre al Fisico Prof. Brian Cox, il CEO di Omega Raynald Aeschlimann, che dopo aver dato il benvenuto agli ospiti, ha sottolineato i valori e l’importanza che ha per la casa svizzera uno dei cronografi più famosi della storia.
 
 
 
 
 
(Photo credits: Mike Marsland Getty Images, omegawatches.com)