Sempre più spesso sentiamo parlare di Alta Orologeria. Questa definizione rappresenta in un certo qual modo l’appartenenza di un brand all’Olimpo del mondo orologiero, un po’ come l’Haute Couture per la moda.

Ma siamo davvero sicuri di avere i giusti parametri per poter valutare se quello che ci viene narrato dalle maison corrisponda al vero, o sia complice di un marketing che trova poco riscontro con la realtà ?

La Foundation de la Haute Horlogerie (FHH), fondata nel 2005 per “promuovere l’alta orologeria nel mondo attraverso quattro missioni: informare, formare, riconoscere e organizzare”, ha deciso di pubblicare il “The White Paper on Fine Wathmaking” proprio con l’intento di definire gli standard e i valori dell’industria orologiera.

Questo “Libro Bianco” è il risultato del lavoro di tre anni di ricerca da parte del Cultural Council della FHH, organismo che conta al suo interno 46 esperti indipendenti di caratura internazionale, provenienti da tutte le aree del complesso mondo dell’orologeria. Tra i membri Jasmine Audemars, Aurel Bacs, Franco Cologni, Fabienne Lupo, Pascal O.Ravessoud.

“Haute Horlogerie means watchmaking excellence, the symbiosis of the watchmaker’s craft with the applied arts.”

In cosa consiste questa classificazione?

Il Cultural Concil si è occupato di analizzare dati e informazioni di 86 brands, valutandoli in 7 aree di competenza: Ricerca, sviluppo e produzione; stile e design; storia e DNA; distribuzione e servizio post vendita; collezionisti; immagine del brand e comunicazione; formazione.

Diversi sono i fattori considerati come la gamma e la percentuale dei movimenti di manifattura e il loro livello di decorazioni e finiture, oppure il livello di investimenti in produzione e ricerca & sviluppo. Molto accuratamente è stata anche analizzata l’area relativa all’immagine e alla comunicazione delle case, valutandone l’identità dei loro prodotti, la comunicazione digitale e l’approccio etico.

In base a questi nuovi parametri 64 degli 86 brands sono stati catalogati “Fine Watchmaking companies”.

Ogni maison è stata inoltre collocata in una di queste quattro categorie: Brand storici (oltre 50 anni), contemporanei, brand di lusso e artigiani-creatori.

A nostro parere il “The White Paper on Fine Watchmaking”è uno strumento molto utile per poter valutare in maniera più tangibile il reale valore delle case di orologeria, al netto delle tante affascinanti storie che talvolta vere, altre volte meno, accompagnano le strategie di marketing.

L’orologeria è un settore in continua evoluzione, proprio per questo la FHH si impegna a rielaborare il “The White Paper on Fine Watchmaking” ogni 3 anni.