Oggi inauguriamo PerpetualPEOPLE, la nuova sezione del sito che ospiterà interviste e confronti con addetti del settore e soprattutto appassionati. Perchè per noi l’orologeria è soprattutto passione.

Grazie a un ‘semplice‘ strumento quale l’orologio da polso, è possibile scoprire mondi nuovi ed incontrare persone guidate non solo dall’amore per quell’oggetto che al giorno d’oggi sembra quasi anacronistico, ma anche da quel sano e contagioso entusiasmo che non sempre è facile trovare in questo settore.

Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare Cesare Cerrito, Executive Chairman di Meccaniche Veloci, non solo in qualità di Ceo della innovativa maison Italo-Svizzera nata nel 2015 per rilanciare il marchio, ma anche di appassionato e cultore di orologi da polso e non solo..

Come nasce la tua passione verso il mondo dell’orologeria? 

E’ una passione che nasce fin da bambino: il mio primo orologio fu un giapponese a led, poi un Timex con la calcolatrice; da adolescente poi, sono gli anni ’80, divento assiduo lettore delle riviste specializzate e mi innamoro di un Breitling Chronomat che riesco a comprare usato e che ovviamente custodisco ancora oggi.

Qual è il tuo segnatempo preferito?  Sono tanti. Fra tutti la versatilità di un Rolex GMT resta imbattibile.

I tre orologi che ritieni iconici?

Permettimi di sdoppiare la risposta; da un punto di vista stilistico Daytona, Nautilus e Royal Oak sono un icona perfetta. Pochi tratti delineati che siamo capaci di ricostruirci perfettamente nella mente senza guardarli. Se parliamo di storia, secondo me Rolex Submariner (no data!), Omega Speedmaster Moonwatch e i curvex di Franck Muller, questi ultimi perché hanno stravolto il mondo piatto dei “piatti” spalancando le porte a tutto il design del nuovo secolo.

Come nasce MV?

MV nasce nel 2006 da un’idea di Marco Colombo, designer di orologi e appassionato di motori; non di auto o moto, proprio di motori, quelli sporchi d’olio che bruciano benzina; cosi prende forma la cassa che celebra il pistone: rotonda, con due fasce e le quattro valvole, da subito segno distintivo della marca. Farci un orologio è stata cosa naturale.

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Descrivici in 3 parole lo spirito MV.

Lo spirito di Meccaniche Veloci è audace perché non vuole essere come nessuno, i nostri orologi ci devono divertire e non omologare; è passionale perché tutto ciò che facciamo nasce dal cuore e deve suscitare una reazione emotiva piuttosto forte; è concreto perché badiamo alla sostanza e siamo ossessionati dalla qualità dei nostri orologi; non per niente siamo fra i pochi marchi a realizzare un “super” Swiss Made, ovvero il 100% dell’orologio e di tutte le sue componenti viene manufatto in Svizzera.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Dopo aver realizzato il nostro primo calibro in-house, l’MV8802, unica complicazione al mondo a permettere l’indicazione simultanea ed indipendente di 4 fusi orari, ci piacerebbe realizzare un solo tempo che sia quintessenza del nostro DNA. Vogliamo consolidarci come un marchio di nicchia di altissima qualità e forte identità.

Raccontaci la tua esperienza a Baselworld2017.

Baselworld 2017 è stata la terza della mia gestione. Poche le novità, è una fiera che tende ad annoiarmi. L’aspetto molto più interessante è quello relazionale, è un momento dove l’orologeria mondiale si riunisce e si crea discussione, confronto e condivisione. Non per niente eravamo a Basilea in una location “fuori salone” gioiosa e rilassata, come la nostra MV House di Ginevra, ciò che a noi interessa per parlare di orologi e passioni.

Il tuo mezzo preferito?

Tutto quanto abbia almeno un pistone, ma proprio tutto. Mi emozionano egualmente una Land Rover v8 del 1983 o una Bentley Continental GT, passando dalla Triumph Bonneville quasi ventenne o la vespa 50 special… E sono felice che il pistone diverrà in futuro sempre più raro, relegato a momenti di gioia pura. In città uso esclusivamente elettrico, una scelta consapevole che mi auspico diventi a breve molto diffusa.

Come pensi cambierà il settore dell’orologeria nei prossimi anni?

I grandi gruppi hanno omologato e saturato un mercato passionale, snaturandolo. Sento un ritorno di interesse verso i marchi indipendenti, dalla forte identità, capaci di riaccendere emozioni sopite. La clientela evoluta si smarcherà dal lusso industriale e cercherà manufatti di sostanza e contenuto piuttosto che costruiti dal marketing. Per gli altri ci sarà sempre un mass market, ma più difficile, più selettivo ed attento.

Il tuo prossimo orologio? Un Meccaniche Veloci doppio tourbillon….