Ciò che mi ha sempre incuriosito è sapere cosa porta una persona a scegliere l’orologio che ha indosso, e se la sua collezione rispecchia effettivamente la sua personalità, il suo modo d’essere.
Per questo abbiamo voluto intervistare nella splendida cornice del Park Hyatt Milano, uno tra i massimi ambasciatori dell’eleganza e del buon gusto dei giorni nostri Fabio Attanasio, spinti dalla curiosità di sapere con quali segnatempo si accompagna un vero Gentleman italiano.
Classe 1987, la sua passione maniacale per la sartorialità lo ha spinto a creare The BeSpoke Dudes, sito web in cui dal 2012 ha dato libero sfogo al suo amore per il bespoke tailoring. Ma non solo, in poco tempo è diventato uno dei top influencer del settore su scala mondiale, lanciato il suo brand di occhiali artigianali ‘TBD Eyewear‘ e firmato linee di accessori, vedi la recente collaborazione con Velasca Milano.
Cosa rappresenta per te l’orologio da polso?
FA L’orologio da polso è per me un oggetto capace di darti emozioni. Emozioni che vengono esaltate una volta che lo si indossa. Lo vedo dal punto di vista di un appassionato di oggetti dotati di qualità e bellezza. Il risultato di un certo savoir faire che, come l’abito sartoriale, viene esaltato nella cura maniacale del dettaglio. L’orologio deve regalarmi emozioni, raccontare delle storie..
L’orologio al quale sei più legato?
FA Un Omega Seamaster del ’58, cassa 36mm solo tempo a carica manuale. Un orlogio per me essenziale e senza tempo. L’ho recentemente fatto restaurare dai maestri orologiai Omega che l’hanno riportato a nuova vita conservandone intatto tutto il suo fascino.

Il tuo primo orologio importante? FA E’ l’orologio che ho acquistato agli inizi della mia attività, ed è un Omega pre Seamaster degli anni ’60 circa. Un solo tempo con un bel quadrante ‘perlato’, lancette ‘dauphine’ e cassa oversize.

Da grande amante del classico, hai una predilezione per l’eleganza delle casse e dei quadranti degli anni ’50 e ’60. Tra gli orologi moderni della tua collezione, quali sono quelli che indossi più spesso? FA Sicuramente il “First Omega in the Space“, riedizione dello Speedmaster Moonwatch indossato nel 1962 dall’astronauta Walter Schirra in occasione della missione “Sigma 7”. Un orologio che amo per la sua sobrietà e l’eleganza delle sue anse simettriche. E’ uno dei pochi orologi sportivi che metto, oltre ad essere il più ‘complicato’ della mia collezione.
La tua passione maniacale per la sartorialità, ti porta a curare nel minimo dettaglio ogni capo che indossi. In base a quale criterio decidi che orologio indossare e da dove parti nella scelta? FA In base a come mi vesto mi piace giocare coi cinturini e abbinarli agli accessori. Se si tratta di un orologio sportivo magari indosserò uno spezzato. Se sono in abito a tre pezzi, di lana, magari opto più per il mio Seamaster del ’58, un vero passpartout per le sue linee e l’essenzialità del quadrante. A proposito di quadranti, c’è un orologio nella tua collezione che ami particolarmente proprio per questo dettaglio? FA Direi senza dubbio il mio Omega De Ville Trésor in oro Sedna 18K. Mi piace molto il quadrante in argento opalino, decorato col motivo “clous de Paris” che richiama il tessuto piquet delle camicie da cerimonia e le raffinate lancette bombate, che seguono l’inclinazione del vetro zaffiro squadrato. Oltre a rimanere incantato dalle finiture “Côtes de Genève” arabescato e dal bilanciere in oro rosso visibile dal fondo vista. Quale sarà il tuo prossimo orologio? FA E’ da un po’ di tempo che ho in programma di acquistare un Omega Constellation ‘Pie-Pan’ oro giallo. Amo questo tipo di quadrante coi bordi esterni svasati a ‘teglia di torta’. Questo orologio sta diventando un tormentone tanto da avere foto ovunque nel mio smartphone… Thanks to ParkHyattMilano
Complimenti per l’articolo.
Attanasio ha buongusto per gli orologi. Bellissimo il DeVille!