L’addio di George Kern al gruppo Richemont arrivato dopo 17 anni di collaborazione con la multinazionale del lusso di Johann Rupert, ma soprattutto a pochi mesi dalla sua nomina a capo della divisione orologi del gruppo, è stato uno degli avvenimenti più clamorosi di quest’anno nel mondo dell’orologeria.

Come vi abbiamo svelato pochi mesi fa, Mr. Kern è ora al comando della storica maison Breitling da poco passata per l’80% al fondo d’investimento britannico CVC dopo lunghi anni di lungimirante gestione famigliare da parte di Théodor Schneider.

Nel corso di questi mesi, si è parlato molto del futuro della maison di Grenchen e dell’apporto che i nuovi capitali e il nuovo CEO porteranno al marchio preferito dagli aviatori. Ci sarà un cambio di rotta nell’ambito del marketing e della comunicazione? I modelli verranno rivoluzionati per aprirsi a una clientela più vasta?

Il quotidiano leTemps, sempre aggiornato sul mondo dell’orologeria elevetico, ha avuto l’esclusiva di intervistare il nuovo CEO di casa Breitiling, il quale ha risposto a molti interrogativi che hanno animato il mondo dell’orologeria.


George Kern racconta di aver passato questi ultimi mesi completamente immerso nella storia di Breitling, incontrando collezionisti e venditori del marchio.

Gli orologi che ho scoperto sono una bella fonte d’ispirazione. Molti aneddoti circa la storia del marchio mi erano sconosciuti. La partecipazione alle competizioni di ciclismo, di nautica, di scii, di automobilismo o nel mondo delle immersioni. Breitling possiede una storia importante che va raccontata!” (fonte: leTemps.ch)

In questi pochi mesi infatti, Mr. Kern ha notato che la storia di Breitling non è stata ben valorizzata…

Leggendo e rileggendo ‘Breitling, the Book’ ho realizzato che il DNA del marchio va ben oltre quello che abbiamo sino ad ora comunicato. I nostri clienti non conoscono che il 5 o il 10% di quello che è veramente Breitling. Facciamogli scoprire anche il resto!”(fonte: leTemps.ch)

Da queste parole si deduce che vi sarà senza dubbio un cambio di rotta in termini di comunicazione.

I suoi anni in IWC mostrano perfettamente il tipo di strada che Breitling dovrebbe seguire. Kern ha portato gli orologi di Schaffausen al polso delle più importanti celebrità di Hollywood, oltre che tra alcuni degli sportivi più vincenti della nostra epoca, raggiungendo milioni di persone grazie a ben collaudate sinergie, capaci di far confluire l’interesse da parte di differenti tipologie di clienti.

Breitiling al contrario è rimasta un po’ chiusa nel suo mondo, restando forse troppo ancorata al mondo dell’aviazione e riducendo senza dubbio il pubblico a cui rivolgersi.

Qualche segnale di cambiamento in questo senso è già visibile, vedi la fine della collaborazione con il team Super Constellation e la messa in discussione della partrnership con l’Air Show di Sion. Le troppe sponsorizzioni secondo George Kern avrebbero scarso ritorno in termini di investimenti, per questo è più orientato a concentrarsi su poche iniziative ma con un maggior impatto sulla clientela internazionale.

Breitling fino ad oggi ha fatto importanti investimenti sul marketing. La sfida ora consiste nel capire come collocare le risorse a nostra disposizione per il nostro sviluppo geografico, specialmente in Asia, oppure per comunicare andando oltre al tema dell’aviazione”(fonte: leTemps.ch)

A tal proposito intende sviluppare maggiormente la presenza di Breitling sul mercato Asiatico, allo stato attuale pressochè assente.

L’Asia costituisce circa il 50% del volume degli affari dell’industria del lusso. Questo fattore è bene non ignorarlo e cominciare a realizzare orologi in grado di catturare l’interesse di questo tipo di clienti, ad esempio realizzando prodotti più piccoli e classici..”(fonte: leTemps.ch)

Aldilà della clientela di riferimento, è un punto che mi sento di condividere. In questi ultimi anni si è assistito a una inversione di tendenza da parte di molti brand circa la misura delle casse, tornate più portabili per noi europei e non solo, oltre alle tipologie di segnatempo proposti.

Vi è una tendenza comune ad attingere al passato per proporre segnatempo decisamente più armonici e dal fascino retrò nonostante la connotazione sportiva. Vedi Omega, Tag Heuer .. per citarne alcuni. Non sbaglia il nuovo CEO nel dire che c’è un passato da riportare alla luce. Perchè non valorizzarlo al meglio?!

Mi ripeterò, ma sono convinto che George Kern sarà l’uomo giusto per portare Breitling in una nuova era e le sue prime parole da CEO ne sono la conferma, la ‘rotta’ è quella giusta. Buon lavoro Mr. Kern!