Dall’11 al 12 Novembre a Ginevra si terrà ‘The Geneva Watch Auction’ organizzata dalla prestigiosa casa d’aste Phillips.
Tra i ben 257 orologi che verranno battuti nel corso di questa rassegna, abbiamo selezionato quelli che a nostro parere susciteranno maggior interesse. Nella precedente puntata vi abbiamo parlato del Rolex 6062 oro rosa, triplo calendario del 1953 e dell’importanza che riveste nella storia della maison di Ginevra.
Oggi vi parliamo di un altro segnatempo che sarà venduto nel corso della rassegna organizzata da Phillips, testimone di una storia altrettanto importante per l’orologeria: parliamo dell’ OMEGA “Tourbillon 30 I”
Le apparenze ingannano, è il caso di dirlo. Alzi la mano chi guardando questo semplice Omega solo tempo, abbia anche solo ipotizzato che al suo interno fosse animato da un tourbillon !

Lotto 182 Manufacturer: Omega Year: 1947 Model Name: “Tourbillon 30 I” Material: Stainless steel Calibre: Manual, cal 30 I, 19 jewels Dimensions: 37.5mm. Diameter
Ebbene si, questo OMEGA del 1947 denominato ‘Tourbillon 30 l’ è un bel pezzo di storia dell’orologeria.
Nel 1947 OMEGA creò esattamente dodici movimenti ‘Calibro 30 I Tourbillon’ del diametro di soli 30mm, per testarli nella categoria ‘orologi da polso’ nelle prove effettuare dal Ginevra, Neuchâtel and Kew-Teddington Observatory. Laboratorio ma anche palcoscenico che consentiva alle case di orologeria di mostrare il loro savoir-faire.
Gli orologi vennero testati in 5 posizioni a 3 differenti temperature (4°C, 20° C e 30°C) per un periodo tra i 40 e i 44 giorni, per poi essere classificati e certificati.
A dispetto dei Tourbillon moderni, dove la gabbia compie una rotazione al minuto, il movimento 30I la effettuava ogni sette minuti e mezzo.
Come è facile osservare il movimento non è caratterizzato dalle finiture tipiche di un calibro tourbillon, ma stiamo parlando ovviamente di un prototipo e non di un orologio destinato al commercio. Tuttavia molta attenzione è stata prestata nella massima cura della superficie dei perni di ruote e assi, che devono essere lucide e prive di imperfezioni per garantire il massimo delle prestazioni.
Phillips riporta che in una lettera datata 1947 e custodita presso l’Omega Museum, Marcel Vuilleumier, a capo della Scuola di orologeria della Vallèe de Joux, sottolineava la necessita per le case svizzere, a fronte dell’arrivo di nuovi orologi americani e inglesi, di concentrare i propri sforzi sulla precisione dei movimenti creandone orologi tourbillon da polso.
Recentemente è stato ritrovato un documento del 1947 che illustra come integrare il movimento Calibro 30 I tourbillon in un orologio in produzione a quell’epoca.
Questo rarissimo Omega, è dunque il testimone di come l’industria dell’orologeria svizzera già negli anni ’40 si stesse attrezzando per offrire orologi da polso sempre più precisi, nonostante non fossero ancora disponibili le tecnologie per poter miniaturizzare i componenti e ottenere soluzioni come quelle adottate nei giorni nostri.
Per ulteriori dettagli phillipswatches.com
Photo credit phillipswatches.com
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