John Harrison, orologiaio e inventore britannico conosciuto soprattutto per avere ideato un sistema per determinare la longitudine in mare, nacque il 3 aprile di 325 anni fa.

John Harrison H1 Marine, 1735

L’invenzione del suo cronometro marino fu determinante nello sviluppo della navigazione a partire dal diciottesimo secolo e, insieme ad altre tecnologie, contribuì a estendere enormemente le possibilità di navigazione e di orientamento in alto mare. Suo padre era un falegname, dal quale apprese diverse tecniche di carpenteria. Mentre frequentava le scuole del paese, si appassionò alla meccanica e quando era ventenne costruì il suo primo orologio, senza che avesse mai fatto pratica presso un orologiaio. Era un orologio a pendolo realizzato completamente in legno. La costruzione di ulteriori modelli gli permise di impratichirsi e migliorare le sue conoscenze sull’orologeria.

George Harrison H2, 1739

Nel 1714 il governo britannico aveva creato l’Ufficio della Longitudine, con l’offerta di 20mila sterline per chi avesse trovato il modo di rendere più semplice il calcolo della longitudine durante un viaggio, a distanze superiori da 30 miglia dalle coste. Harrison accettò la sfida e iniziò a lavorare a un primo cronometro marino nel 1728, completando il lavoro nel 1735.

 

Negli anni seguenti ne avrebbe ideati ancora di migliori, più piccoli ed economici rispetto al primo modello. Grazie alla sua invenzione, Harrison diede un contributo fondamentale a rendere più sicura la navigazione, offrendo un vantaggio molto importante alla Marina e alle navi commerciali britanniche.

I suoi cronometri marini più famosi sono 5 e vengono nominati Harrison 1, 2, 3. Tutti gli esemplari sono conservati presso l’Osservatorio di Greenwich perfettamente funzionanti, fatta eccezione per l’H4 che richiede una continua lubrificazione per rimanere attivo senza che si rovinino gli ingranaggi. Harrison morì a 83 anni dopo avere dedicato una vita al calcolo della posizione nel mondo grazie allo scorrere del tempo.

John Harrison H4, 1759