Ci credereste se vi dicessi che per comprare questo orologio sono necessari più di 300’000€? Lo so, siete rimasti senza parole e vi state chiedendo come sia possibile che un oggetto all’apparenza semplice possieda un valore così elevato. Beh, lasciate che ve lo spieghi. 

L’Audemars Piguet Royal Oak Tourbillon Chronograph Openworked è un concentrato di tecnologia e tecnica; racchiude in sé tutto ciò che si può chiedere ad Audemars Piguet ovvero storia, complicazione ed innovazione. Analizziamo questi 3 punti cardine uno per uno.

STORIA

L’orologio in questione appartiene alla collezione Royal Oak e sarebbe fin troppo facile dire che sia il sunto di quasi 50 anni di stile, eleganza, personalità e ricerca. È più interessante far notare quanta tradizione e quanta storia siano racchiuse nella scheletratura. Il marchio di Le Brassus ha realizzato nel corso degli anni svariate versioni scheletrate dei suoi orologi, sia che fossero Royal Oak o Millenary, acquisendo un grande gusto estetico e un know how artistico legato alle finiture davvero incredibile.

Questa scheletratura è equilibrata, simmetrica (notare il tourbillon contrapposto alla molla di carica), ha un alto grado di trasparenza nonostante i 299 componenti del Calibro2936 ed è completamente rifinita a mano. Gli Anglage sui vari ponti sono notevolissimi, così come la totalità delle lavorazioni. Una scheletratura realizzata da Audemars Piguet è altamente riconoscibile e fa parte del DNA del brand. Si può tranquillamente affermare che gli orologi scheletrati, detti Openworked, siano un segno distintivo per Audemars Piguet. 

COMPLICAZIONE

Il solo accostamento delle parole “Cronografo” e “Tourbillon” fa emozionare tutti gli appassionati, siamo davanti ad un esempio di altissma orologeria. Ad ore 6 è posto il Tourbillon da 1 minuto, mentre ad ore 3 e 9 sono rispettivamente posizionati i contatori dei minuti e dei secondi del cronografo.

L’innesto avviene orizzontalmente tramite una leva basculante che permette alla ruota del treno del tempo di ingranare con le ruote del cronografo, mentre lo smistamento è ottenuto tramite la classica ruota a colonne visibile sul lato B del movimento verso le ore 12. Questo orologio è complesso, difficile da realizzare e alle complicazioni meccaniche si aggiunge la scheletratura che snellisce l’intero calibro. Il lavoro di progettazione ed ingegnerizzazione svolto è notevole, così come le ore necessarie all’assemblaggio del calibro, rigorosamente eseguito da un singolo orologiaio (regola del “one man, one engine”). 

INNOVAZIONE

L’intero orologio, bracciale incluso ma chiusura esclusa, è realizzato in ceramica nera. Audemars Piguet da qualche anno a questa parte ha deciso di abbandonare il carbonio, visti i suoi potenziali problemi di degrado nel tempo, per abbracciare la ceramica, decisamente più stabile, meno sensibile all’usura e “scratch proof” (inscalfibile). Nel complesso, è molto leggero nonstante le dimensioni ingenti (44 mm di diametro di cassa e 13.2 mm di spessore) ma i dettagli che maggiormente colpiscono sono le finiture su cassa e bracciale.

Il risultato è molto simile a quello visibile sulle versioni in acciaio o titanio (si notano chiaramente i versi monodirezionali delle lavorazioni effettuate, come sui link del bracciale o sulla ghiera) sebbene le proprietà della ceramica siano completamente differenti. La sua durezza e la sua bassa conduttività termica comportano innumerevoli difficoltà nelle operazioni di finitura e un aumento non solo dei tempi di lavorazione ma anche del numero e del costo delle singole operazioni. Sono stati necessari anni di sviluppo per poter raggiungere il pieno know how del processo tecnologico di fusione e lavorazione della ceramica, ottenendo risultati di rilevo (si dice che le casse siano addirittura ottenute tramite lavorazioni dal pieno).

Non è la prima volta che Audemars Piguet presenta un Royal Oak Cronografo Tourbillon montante il Calibro 2936 (3 Hz, 72h riserva di carica, 29 rubini, 299 componenti, carica manuale, Tourbillon, cronografo). Esistono diverse piccole produzioni (dai 25 ai 100 pezzi) realizzate in platino, oro rosa e titanio (raccolte sotto la referenza 26347) oppure con cassa in ceramica e cinturino in caucciù (referenza 26343CE), ma mai era stato presentato con l’inedito bracciale in ceramica nera

Alla luce di quanto detto, risultano più chiare le ragioni che portano questo orologio ad avere un prezzo così importante e una produzione limitata di soli 100 pezzi. Per chi fosse interessato, il reale prezzo di vendita dipende dal tasso di cambio CHF /€ del giorno di acquisto al fine di non creare disparità di prezzi tra di diversi mercati. Questa politica viene adottata per tutti gli orologi al di sopra dei 100’000 CHF. 

L’Audemars Piguet Royal Oak Tourbillon Chronograph Openworked 26343CE è una vera e propria modernizzazione di ciò che è un Royal Oak. Innovazione e tradizione riescono a fondersi per dare vita a un orologio profondamente legato alla storia e al savoir faire pluricentenario del marchio, ma proiettato in avanti grazie alle innovazioni e tenuto insieme dall’arte e dal gusto estetico che esso nasconde. È un orologio molto interssante, complesso, che merita di essere ammirato. 

E se Audemars Piguet non si fosse fermata qui? Continuate a seguirci…