La Swiss Watch Federation, ha appena pubblicato le sue statistiche sulle esportazioni per il mese di febbraio 2020 e, come prevedibile, sono fortemente in calo. Il valore delle stesse si è contratto del 9.2%, pari a ben  1.6 miliardi di franchi svizzeri.

 

Ma ciò non riflette nemmeno la grave e spaventosa situazione del mercato. Se le esportazioni sono diminuite del 51% in Cina e del 42% in Hong Kong, le spedizioni negli Stati Uniti sono ancora aumentate del 17.8%, poiché l’epidemia non ha ancora colpito il paese. La stessa situazione è visibile in Germania + 7.3%, Francia + 12.6% e Italia + 5%. La pandemia del Coronavirus, a partire da marzo 2020, si è ora diffusa a livello globale e questo è solo l’inizio della recessione per le esportazioni di orologi svizzeri. Naturalmente, il Coronavirus è innanzitutto un problema di salute, ma in secondo luogo economico. L’industria del lusso, compresa l’industria dell’orologeria svizzera, dovrebbe essere tra i settori più colpiti.

Come già detto, Rolex e Patek Philippe, così come la maggior parte dei principali produttori di orologi come Hublot, Girard-Perregaux, Audemars PiguetTAG Heuer e altri ancora, hanno interrotto la produzione per motivi di sicurezza, impedendo al coronavirus di diffondersi sui suoi dipendenti e sul resto della nazione. Sempre in Svizzera, come ricordato più e più volte, i due principali spettacoli legati al mondo degli orologi, Watches & Wonders Geneva e Baselword, sono entrati nella lista degli eventi cancellati o rinviati.  Il governo svizzero ha bloccato la nazione e il lavoro cosicché la maggior parte dei marchi e delle aziende non solo orologiere, sono sostanzialmente in piena crisi.

Il consumo crolla poiché molti paesi sono ora completamente bloccati. Miliardi di vendite di lusso verranno cancellate dal momento che le restrizioni di viaggio frenano la spesa dei cinesi. Tali crolli sono stati osservati in tutti i settori. Ma per concludere con una nota molto ottimistica, la situazione sta migliorando in Cina e si spera che gli acquirenti cinesi emergano dalla quarantena, tornando lentamente, al centro commerciale e ai negozi. Noi appassionati del settore restiamo speranzosi persino in un rialzo del mondo del lusso, guidato, perché no, dal grido “vendetta“!