Nel pieno rispetto di tutte le raccomandazioni igienico-sanitarie rilasciate dal Consiglio Federale Svizzero, a partire dalla scorsa settimana, hanno cominciato a tornare al lavoro i dipendenti impegnati nella produzione seppur con orari e presenze ridotte. Da Patek Philippe a Rolex, dalle manifatture del gruppo Kering a quelle di LVMH, si riparte, applicando il rigido protocollo di sicurezza chiesto dal Governo elvetico, per far ripartire il settore.
Una nota ufficiale di Patek Philippe ha spiegato di aver rimesso in moto i settori produttivi e quelli a loro collegati, che non hanno mai potuto lavorare da remoto, dal 27 aprile, riducendo gli orari e la presenza dei dipendenti, così come da disposizione del Consiglio Federale Svizzero. Invece, ancora per qualche tempo, continuerà lo smartworking per quei settori già operativi da remoto dai primi giorni del blocco.
Anche Audemars Piguet e Rolex han ripreso dal 4 maggio, e Breitling dal 27 aprile, così come i brand del gruppo francese Kering che aveva annunciato dal 27 aprile la riapertura parziale delle manifatture di Girard-Perregaux a La Chaux-de-Fonds e di Ulysse Nardin a Le Locle. Hanno ripreso con le stesse modalità anche quelle della divisione orologi del colosso del lusso francese LVMH, Hublot, Tag Heuer e Zenith.
Tra le maison del gruppo Richemont, A.Lange & Söhne, in Germania, e Iwc non hanno mai interrotto il lavoro, pur mantenendo i più alti standard di sicurezza per i loro orologiai. La stessa Iwc, il 22 aprile su Instagram con un post del Ceo Christoph Grainger-Herr, ha reso noto di aver intrapreso una partnership con l’azienda svizzera Brütsch, azienda specializzata in dispositivi medici elettronici, per aiutarla nella realizzazione dei suoi prodotti destinati alle terapie intensive, riconvertendo, per il tempo che sarà necessario, anche un team di orologiai su questo progetto.
Panerai ha spiegato che durante il lungo periodo di smartworking, in manifattura sono stati fatti molti interventi come l’inserimento di separatori in plexiglass, marcatori sui pavimenti e dotazioni di mascherine e soluzioni igienizzanti per tutto lo staff, oltre che il controllo della temperatura a ogni ingresso. Per permettere di far rientrare gradualmente alcuni team di lavoro, i primi dal 27 aprile, altri dal 4 maggio, in tutta sicurezza e per poter cominciare la consegna dei nuovi prodotti, sono stati quindi introdotti due turni separati, con l’obbligo di non avere mai la presenza di due persone in contemporanea nello stesso posto, nella speranza di tornare alla normalità dal prossimo settembre. Nick Hayek, Ceo e presidente di Swatch Group, a margine della conferenza stampa sui dati di bilancio del 2019 dello scorso 19 marzo, aveva annunciato che i loro brand non avrebbero fermato completamente i siti produttivi ma che avrebbero solo limitato il lavoro optando per la chiusura di alcuni reparti, per poi monitorare la situazione giorno dopo giorno.
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