È un enorme piacere portare sulle pagine di Perpetual Passion un’intervista esclusiva con Peter Harrison, CEO per il mercato EMEA di niente meno che Richard Mille!
Per essere precisi, Peter è il CEO di Richard Mille EMEA, una joint venture fondata nel 2006 tra Horometrie SA (la società che detiene il marchio Richard Mille) e Redgrave Luxury Ltd, l’azienda di Peter, per distribuire gli orologi RM nell’area EMEA. Questa partnership si è rivelata un enorme sucesso, il marchio è crescuito notevomente dall’inizio di questa collaborazione (+111% nel 2013) grazie a due fattori: la stretta relazione tra le società coinvolte e la volontà di reinvestire in maniera intelligente gli utili provenienti dalle vendite, aprendo boutique esclusive nei paesi dell’area EMEA.

Questa intervista è suddivisa in 4 macro-argomenti, ognuno dei quali contiene dalle 3 alle 5 domande: Peter Harrison, la tecnologia e le collezioni di Richard Mille, il mercato di Richard Mille e il mondo di Richard Mille.
PETER HARRISON
ANDREA FRIGERIO
Peter, il tuo ruolo di vertice in Richard Mille ti permette di avere potere decisionale nelle fasi di sviluppo prodotto oppure sei concentrato solo sul marketing, la distribuzione e le aree affini del business?
PETER HARRISON
Dal momento che lavoro fianco a fianco con Richard, sono a consocenza delle idee che sta sviluppando e discutiamo in merito a come l’orologio si comporterà sui differenti mercati, ma è lui insieme a Dominic Guenat, il co-fondatore di Horometrie, e al suo team che sviluppano i vari modelli.
ANDREA FRIGERIO
Quale è il tuo RM preferito? (La risposta “il prossimo” non vale)
C’è un RM a cui sei particolarmente legato? Perché?
PETER HARRISON
Adoro il mio RM 004 All grey. L’RM 004 è il Richard Mille con perfette proporzioni secondo me


ANDREA FRIGERIO
Esiste la possibilità di fare carriera all’interno di Richard Mille? Quali sono le caratteristiche che vorresti avessero i futuri manager del brand?
PETER HARRISON
Sebbene la società sia cresciuta notevolmente durante gli ultimi 10 anni, il team lavora ancora come se fosse una grande famiglia. Ci conosciamo bene e ho contatti diretti con tutti. Il nostro staff lavora insieme da molto tempo, alcune persone da addirittura più di dieci anni! Per me è molto importante mantenere questo contatto umano con i miei collaboratori.
Sono interessato a trovare persone la cui personalità ben si amalgama con questo spirito di famiglia, persone che abbiano la mente aperta e con strategie adeguate al marchio, dal momento che lavoriamo in maniera diversa da altri brand.
ANDREA FRIGERIO
Quale è la tua opinione riguardo i marchi indipendenti?
PETER HARRISON
Penso siano molto importanti per il nostro settore. Portano avanti la loro visione ed ispirazione del mondo orologiero offrendo qualcosa di diverso da tutti gli altri marchi. I loro volumi sono abbastanza ristretti e sono specifici per una certa tipologia di clientela.
ANDREA FRIGERIO
Quale è secondo te la caratteristica che ha determinato il successo di Richard Mille? Secondo me è il comfort che garantisce sul polso, sei d’accordo?
PETER HARRISON
Infatti, il comfort dei nostri orologi è innegabilmente un asset. Siamo l’unico brand che offre questa curvatura delle superfici, dalla cassa al vetro zaffiro. Questo permette all’orologio di adattarsi al suo utilizzatore e non il contrario.
Vorrei menzionare anche l’innovazione nei nostri materiali dal momento che abbiamo a disposizione diversi brevetti sviluppati con le migliori aziende dei diversi settori, come il Graph TPT ™, una lega di Grafene e Carbon TPT ™. Il Grafene è stato sviluppato dall’università di Manchester e ai ricercatori che l’hanno scoperto è stato assegnato il premio Nobel per la fisica nel 2010. Richard Mille ha unito le forze con NTPT e Mclaren per sviluppare il Graph TPT ™ mettendo insieme il Grafene al Carbon TPT ™; il risultato di questa partnership è stato il cronografo tourbillon rattrapante più leggero mai prodotto, il quale pesa solo 40 grammi incluso il cinturino (RM 50-03 Mclaren).

LA TECNOLOGIA E LE COLLEZIONI DI RICHARD MILLE
ANDREA FRIGERIO
Dal 2001, con il lancio sul mercato dell’RM 001 e 002, Richard Mille ha segnato un solco importantissimo nella storia dell’orolgoeria. Possiamo facilmente parlare di fasi “pre-“ e “post” Richard Mille. Cosa pensi di altri brand che hanno iniziato a prendere ispirazione e seguire la filosofia, forma e materiali impiegati nei vostri orologi? (Audemars Piguet, Hublot, …)
PETER HARRISON
Ogni brand ha le sue caratteristiche uniche che gli permette di avere i propri clienti affezionati. Lavoriamo a stretto contatto con Audemars Piguet Renaud & Papi per sviluppare i nostri tourbillon, ecco perché potreste vedere alcune somiglianze nei nostri movimenti.
ANDREA FRIGERIO
L’introduzione della tecnologia TPT, attraverso la partenrship con NTPT nel 2013, è stata una clamorosa rivoluzione per il settore e oggi la state ancora introducendo su tutte le collezioni anche utilizzando colori diversi. Quale sarà la nuova grande innovazione per Richad Mille?
Ho notato diverse soluzioni interessanti negli gli ultimi anni che non sono mai state estese a molti modelli, parlo ad esempio della lega di magnesio usata per la cassa dell’RM 038 o il vetro infrangibile dell’RM 53-01. C’è la possibilità di vederle nuovamente in futuro?

PETER HARRISON
Vogliamo essere i leader nell’innovazione dei materiali dal momento che l’essenza dei nostri orologi è quella di essere usati nella vita di tutti i giorni, che tu sia un giocatore professionista di polo, un navigatore o un pilota di Formula 1. I nostri clienti possono indossare i nostri orologi sia in condizioni estreme che in città. Questa è la ragione per cui abbiamo lavorato su diversi brevetti sviluppati sia in-house e che con i nostri partner. Ogni materiale che implementiamo ha uno scopo preciso ed è questa la ragione per cui qualche volta vediamo che uno di essi viene usato magari per un solo modello. Questo, ovviamente, non vuol dire che non lo possiamo riutilizzare o riadattare in futuro per altr referenze.
La fabbrica sta lavorando su alcuni progetti molto interessanti che saranno lanciati nei prossimi mesi o anni, ma come sapete ci piace essere dove non ci si aspetta di trovarci e manteniamo il silenzio fino all’ultimo.

ANDREA FRIGERIO
Come accaduto per l’industria automobilistica, ci sono alcuni brand indipendenti che hanno inizato ad esplorare la possibilità di creare orologi “ibridi” (ad esempio Ressence). Questi orologi hanno un cuore meccanico ma anche servo-motori, sensori e micro-attuatori che permettono il controllo dell’orologio attraverso uno smartphone. Pensi che questa potrebbe essere una strada per il futuro di Richard Mille e per l’alta orologeria in genere?
PETER HARRISON
In Richard Mille vogliamo che tutti i nostri orologi rimangano meccanici, quindi al momento questa soluzione non è nei programmi. Ci sono brand che hanno già introdotto dell’elettronica visto che per loro era il momento giusto di farlo, ma questa non è la via che vogliamo percorrere al momento.
ANDREA FRIGERIO
La collezione Bon-Bon presentata a SIHH 2019 ha generato parecchio rumore. Siete riusciti a vendere l’intera collezione? Avete avuto un buon ritorno d’immagine? È un classico esempio di grande rumore che genera grande traffico?
PETER HARRISON
Ci piace essere dove non ci si aspetta di trovarci e la collezione Bon-Bon è un chiaro esempio di questo approccio. Cecile Guenat ha disegnato questa collezione prendendo ispirazione dai classici modelli automatici RM 037, RM 07-01 e RM 016. Alcuni componenti, come la corona del’RM 07-01, le ricordavano un bon-bon, così ha sviluppato quest’idea utilizzando temi colorati e gioiosi. La collezione era quasi sold out già durante il SIHH 2019, ora è completamente venduta.

IL MERCATO DI RICHARD MILLE
ANDREA FRIGERIO
Quale è il mercato più importante di Richard Mille? Quali sono i paesi nei quali vorresti aprire una boutique?
PETER HARRISON
L’area Europe, Middle East e Africa è uno dei mercati principali per il marchio. Abbiamo 14 boutique divise tra Parigi, Moncao, Londra, Monaco, Ginevra, Milano, Doha, Istambul, Riyadh, Jeddah, Dubai, Abu Dhabi, Beirut e Kwait.

Al momento stiamo sviluppando il mercato del Middle East con le recenti aperture di Doha, Kwait City e siamo prossimi ad aprire anche a Jeddah e Riyadh. Ci stiamo concentrando su questi paesi.
ANDREA FRIGERIO
Molti brand hanno inizato a convertire parzialmente la loro startegia di vendita usando gli e-shop. Cartier, per esempio, lo fa già da molti anni ma recentemente anche Patek Philippe ha autorizzato una ristretta cerchia di rivenditori a comportarsi allo stesso modo (a causa della situazione COVID-19). Pensi che anche Richard Mille possa usare strategie simili in futuro? Magari attarverso un drop online che dia la possibilità di acquisto in boutique di una certa referenza come accade per il mercato delle sneakers. Quale è la tua opinione a riguardo?
PETER HARRISON
Non ci interessa vendere online dal momento che gli orologi Richard Mille devono essere spiegati e presentati per far sì che i clienti possano capire la tecnologia e la ricerca che si cela dietro ogni modello. Ci sono pezzi che hanno bisogno di una prova al polso per percepire il loro comfort e di essere visti dal vivo per capire il livello di dettaglio che nascondono. In aggiunta, a causa della nostra produzione limitata (stiamo puntando a produrre 5’000 orologi quest’anno) diventa difficile vendere online e le boutique fisiche sono molto più appropriate per noi.
ANDREA FRIGERIO
È risaputo che molti rivenditori riescono ad avere molte edizioni limitate di Richard Mille, incluse quelle da 5-10 pezzi che dovrebbero essere riservate a clienti altamente selezionati, rivendenole con importanti aumenti di prezzo. Come combattete questo fenomeno? Come vi comportate con clienti che tardiscono la fiducia di Richard Mille rivendendo immediatamente i loro orologi dopo poche settimane o mesi dall’acquisto?
PETER HARRISON
Abbiamo un processo molto scrupoloso di “due diligence” nel mercato EMEA che abbiamo ideato negli ultimi anni, da quando abbiamo aperto le nostre boutique. In questo modo si garantisce, o almeno ci si prova, che i nostri clienti autentici riescano ad avere l’orologio che vogliono. Ci aspettiamo che questo approccio venga replicato in tutto il mondo.

ANDREA FRIGERIO
Ci sono modelli che desideri vengano venduti più di altri?
PETER HARRISON
Non abbiamo problemi a vendere pezzi, il nostro problema semmai è trovare disponibilità per soddisfare la domanda, quindi non abbiamo alcun pezzo specifico che desideriamo sia venduto più di altri.
IL MONDO DI RICHARD MILLE
ANDREA FRIGERIO
Quale è l’evento Richard Mille più importante? Le Mans Classique o Les Voiles de Saint Barth?
PETER HARRISON
Sono entrambi eventi di prima importanza per il brand ma molto diversi l’uno dall’altro. Le Mans Classique ha luogo sull’iconico e storico circuito di Le Mans e include alcune delle più esclusive auto classiche al mondo in una gara di 24 ore. È un mix di sfide diverse; la prima è per i piloti che devono guidare di giorno e di notte e la seconda è per le macchine, vista la loro età e gli inevitabili danni meccanici che possono capitare.

Les Voiles de Saint Barth, invece, è una delle regate più prestigiose dei Caraibi. Ha aiutato a promuovere l’isola durante gli anni e riesce a riempirla totalmente durante l’evento. Permette a navigatori appassionati e professionisti di scoprire questa perla caraibica dalla costa. Personalmente sono parecchio affezionato a questo evento dal momento che ne prendo parte dal 2013.


Il punto comune per entrambi è l’importanza di cronometrare il tempo durante la competizione, il che rappresenta una delle motivazioni principali per cui abbiamo deciso di diventare partner di questi eventi. Sono la perfetta rappresentazione di durata e resistenza, due delle principali caratteristiche per cui sviluppiamo i nostri orologi.
ANDREA FRIGERIO
Richard Mille è più vicino al mondo della Formula 1 o al mondo nautico secondo te?
PETER HARRISON
Richard Mille è più vicino al motorsport, dopo tutto il nostro slogan è “una macchina da corsa sul polso”. Questo proviene dal fatto che l’esperienza di Richard iniziò con l’automotive ed è rimasta la sua passione principale. Prende spesso ispirazione dal mondo del motorsport, vede il funzionamento dell’orologio come una macchina; ogni elemento deve essere utile e deve contribuire alla performance. Possiamo anche vedere questa correlazione nei materiali che usiamo, spesso provengono dall’automobilismo.
A dire il vero, anche la nautica usa materiali simili in termini di innovazione e prestazione. Abbiamo introdotto materiali compositi come il Carbon TPTTM, il quale deriva da uno sviluppo con North Thin Ply Technology (una delle società del Noth Technology Group) e gli inventori della tecnologia 3Di™ per le regate di yacht grand prix di North Sails.
ANDREA FRIGERIO
Come selezionate gli ambasciatori Richard Mille? Avete intenzione di trovare nuovi personaggi che provengano da ambienti diversi rispetto al mondo dello sport o del cinema?
PETER HARRISON
I nostri partner provengono da discipline differenti. Non cerchiamo uno sport specifico, ma abbiamo bisogno che gli atleti indossino i nostri orologi durante allenamenti e gare perché questo ci permette di svilupparli in partnership loro al fine di migliorarne resistenza e performance. La maggior parte delle volte la partnership nasce da un rapporto con Richard o con uno dei CEO dei vari mercati. Non ci piacciono i contratti a lungo termine e preferiamo a vere dei “gentleman’s agreement”.
Da giornalista e fan del marchio , vorrei ringraziare Richard Mille e Peter Harrison averci concesso questa intervista esclusiva!
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