L’impatto della pandemia COVID-19 sull’industria orologiera svizzera è davvero molto grave. Mentre ancora tutti i paesi del mondo stanno affrontando l’emergenza sanitaria, gli effetti economici dovuti dalla sospensione di quasi tutte le attività, hanno inevitabilmente influenzato l’industria orologiera svizzera e continueranno a farlo per i mesi a venire.

Con l’arresto della produzione e la chiusura delle reti di vendita al dettaglio, le esportazioni svizzere di orologi sono crollate del 67.9% a 655.6 milioni di franchi nel maggio 2020, a seguito di un forte calo del -81.3% ad aprile. Nei primi cinque mesi dell’anno le spedizioni di orologi svizzeri sono diminuite del 35.8%.

Ormai tutti i paesi sono in caduta libera. Stati Uniti (-79.2%), Giappone (-74.2%), Francia (-76.7%), Singapore (-74.8%) e Regno Unito (-76.7%) sono stati alcuni dei mercati più colpiti. Come in aprile, ma in misura minore, la tendenza per la Cina continentale è stata leggermente migliore, vista la lenta ripresa dell’ultimo periodo (-54.6%). Con 102.2 milioni di franchi, la Cina rappresentava il 29% del valore totale delle esportazioni svizzere di orologi nel mese. Anche se le cose sono leggermente migliori nel paese del sol levante,  potrebbe non essere tutto oro quello che sembra. Le attività e le tendenze delle vendite si stanno riprendendo con il rilassamento delle misure dettate dal distanziamento sociale. I negozi sono stati riaperti, è vero, ma il governo promuove lentamente il normale ritorno agli affari.