Come oramai ci ha abituato a fare, un po’ per la situazione COVID-19 e un po’ per una precisa strategia di marketing, Richard Mille ha presentato via Instagram con due post dedicati l’ultimo nato nella sua amplia gamma di referenze: l’RM 11-05. Come i più appassionati di voi avranno già notato, questo nuovo modello appartiene alla serie RM 11-XX dedicata ai cronografi, il marchio di fabbrica per un brand il cui motto è “a racing machine on the wrist” (una macchina da corsa al polso). Proseguendo la strada intrapresa con l’RM 11-04 a dicembre 2019, questo nuovo RM 11-05 è l’attualizzazione del precedente RM 11-02 presentato nel lontano 2014.

L’RM 11-02 è un cronografo flyback con funzione GMT, tutt’ora in collezione, montante il calibro di manifattura RMAC1 ed è disponibile in numerose varianti e combinazioni di materiali, dalle versioni completamente in titanio o in oro rosa ai mix di Carbon TPT per la cassa e Ceramica ATZ per lunetta e fondello (come accade per la versione dedicata alla LeMans Classic di cui Richard Mille è sponsor ufficiale). Con il nuovo RM 11-05 vengono introdotte alcune novità importanti per questa referenza ma già presentate da Richard Mille su altre collezioni: il calibro RMAC3, la nuova corona di carica e il Cermet utilizzato per la lunetta.
Calibro RMAC3
Pur mantenendo la medesima configurazione di complicazioni rispetto alla versione precedente, il nuovo calibro è un’ottimizzazione dell’RMAC1. Presenta un aggiornamento nei profili delle ruote dentate, riduce ancor di più il rapporto peso/resistenza, modifica completamente la scheletratura donando all’orologio una serie di riflessi incredibilmente magnetici alla luce e rinnovandolo dal punto di vista tecnologico.

Le complicazioni presenti sono numerose. Oltre alle sfere di ore e minuti abbiamo i secondi cronografici centrali, i piccoli secondi continui a ore 3, il contatore dei minuti con possibile conto alla rovescia dato dall’ indicazione sul disco rotante a ore 9, il contatore delle 24 ore a ore 6, la grande data a ore 12, l’indicazione del mese che costituisce il calendario annuale a ore 4 e l’indicazione del secondo fuso orario tramite una lancetta dedicata modificabile con un apposito pulsante ad ore 9.
La riserva di carica ammonta a circa 50 ore, il rotore della carica automatica è sempre a geometria modificabile, il bilanciere è a inerzia variabile e sono presenti due bariletti di carica per migliorare la costanza nel tempo dell’erogazione della coppia. Tutto ciò che si può chiedere a un Richard Mille che non sia un tourbillon, è presente.
Corona di carica

Corona di carica: come accaduto per l’RM 11-04 Roberto Mancini, viene utilizzata la corona di carica ottimamente lavorata già montata sull’RM 11-03 che costituisce un notevole miglioraemnto rispetto alla precedente sia intermini di finiture che di grip.
Cermet
La lunetta del nuovo RM 11-05 è realizzata in questo particolare materiale, già introdotto sull’RM 52-05 dedicato a Pahrrell Williams. Per Cermet si intende la categoria di materiali composti dall’unione di un materiale metallico e di uno ceramico (con la particolare presenza del carbonitruro di titanio) e viene utilizzato per diversi scopi che spaziano dall’utensileria per le lavorazioni meccaniche ai rivestimenti dei satelliti che attraversano l’atmosfera. I pregi di questo materiale sono la basa densità (4,1 g/) che comporta leggerezza, la resistenza agli shock termici e l’elevata durezza (2’360 vickers, molto simile a quella del diamente), caratteristiche che contribuiscono ad avere un’elevata resistenza ai garffi e all’usura, esattamente ciò che si richiede a una lunetta. La tonalità di grigio del materiale è ottenuta legando una matrice metallica di zirconio con elementi ceramici ad alte prestazioni. Segnalo, inoltre, la completa mancanza di cobalto e nichel, generalmente usati come elementi leganti, all’interno della composizione chimica del materiale in quesitone in accordo allo standard REACH richiesto dall’Unione Europea.

A completare l’orologio ci pensano la cassa in Carbon TPT, materiale che ormai abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare su diversi RM, e un fondello in titanio, rigorosamente aperto e con vetro zaffiro. La struttura della esterna dell’orologio è quindi formato da tre materiali di natura completamente dievrsa tra loro: il Cermet per la lunetta, il Carbon TPT per la cassa e il titanio per il fondello. Le dimensioni di cassa restano di 50 x 42.70 x 16.15 mm mentre la sua forma non varia rispetto al predecessore, così come l’impermeabilità garantita a 50m. Per le decorazioni sul quadrante, infine, è stata utilizzata una combinazione di dettagli color arancione e azzurro che ricordano la “Last Edition” dell’RM 011-FM e l’RM 60-01 Les Voiles de Saint Barth.

Come espresso in precedenza, questo RM 11-05 è un’attualizzazione dell’RM 11-02, potremmo quasi definirlo l’edizione finale o definitiva della serie dato che sono presenti tutte le ultime innovazioni tecnologiche che il marchio ha presentato. Sebbene l’introduzione del calibro RMAC3 abbia necessitato di un lavoro di adattamento alle complicazioni dell’RM 11-02 e lo sviluppo di un materiale Cermet proprietario abbia richiesto numerosi sforzi (anni di ricerca, partnership e ingente denaro) per essere messo a punto eliminando elementi di lega non idonei all’uso in un orologio da polso, mi sarebbe piaciuto vedere su questo RM 11-05 una ulteriore spinta tecnologica, magari verso un’assottigliamento dello spessore di cassa. Chissà che in futuro Richard Mille non affronti questa ennesima grande sfida.
L’RM 11-05 è disponibile da luglio 2020 in edizione limitata a 140 esemplari. Il prezzo non è ancora stato comunicato.
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