Il Patek Philippe Ellipse nasce nel 1968, stravolgendo quelli che erano i canoni dell’orologio da polso. 
Erano gli anni dove la forma delle casse era prettamente rotonda, quella di forma la si stava apprezzando pian piano e come un fulmine a ciel sereno, ecco che venne presentato a Basilea nel 1968 il Patek Philippe con una delle forme più iconiche del mondo, l’ Ellipse. 

Una giusta via di mezzo, come dicevano i latini “in medio stat virtus” l’orologio risulta un connubio perfetto tra un cerchio e un rettangolo. Ma partendo dal presupposto che in geometria, l’ellisse è una curva piana ottenuta intersecando un cono con un piano in modo da produrre una curva chiusa, possiamo dire che l’Ellipse rinunciò in maniera audace alle forme classiche degli orologi dell’epoca, rivelandosi un orologio senza tempo, elegante e sobrio, che con una misura di 27x32mm si adatta al polso di uomini d’affare bisognosi di un compagno discreto per una serata alla Scala, e alle eleganti signore che grazie al modello che presentava il cinturino in oro giallo 18k integrato cassa, potevano sfoggiarlo come un gioiello. 

IL DESIGN

Il suo design si ispira al principio della “sezione aurea” scoperto dagli antichi matematici Greci. Questa “divina proporzione” espressa con la formula 1/1,6181 è alla base dei più grandi capolavori artistici e architettonici della storia, dove anche diversi filosofi e artisti sono arrivati a cogliervi col tempo un ideale di bellezza e armonia spingendosi a ricercarlo e, in alcuni casi, a ricrearlo nell’ambiente antropico quale canone di bellezza.
Un orologio nato da una formula aurea, non poteva che avere una longeva carriera; infatti nel 2018 ha festeggiato 50 anni di storia, ma andiamo a vedere alcuni dettagli più tecnici.

Il Patek Philippe Ellipse nasce in soli materiali preziosi: Oro giallo, Oro bianco e Platino le sue casse e cinturini.

Ellipse 3548, 1968

La prima referenza del Patek Philippe Ellipse del 1968 è la 3548/1, l’orologio con cassa di 27x32mm era dotato di un bracciale a maglie chicco di riso in oro giallo 18k – come la cassa – con un quadrante blu, solo tempo, indici e gioco sfere in oro.

Nel 1970 il Golden Ellipse, si rinnova, non tanto nel design, ma con l’impiego di materiali preziosi per dare vita a
uno dei più eleganti segna tempo mai visti. Con la referenza 4134/1G e il calibro e15T al quarzo, si dedica completamente al gentil sesso, con una cassa e bracciale incorporato in oro bianco, dove sulla sua sottile cassa,
grazie al calibro al quarzo che ha reso tutto questo possibile, alloggia una lunetta tempestata di diamanti. La
stessa referenza venne avvistata al polso della Regina Elisabetta, durante uno dei sui rari discorsi al popolo Inglese.

Nel 1972 viene introdotta la referenza è la 4226J, e la modifica anche se impercettibile è di 1mm in più nel diametro della cassa, si arriva a 28x33mm. Per il resto il Golden Ellipse rimane invariato, il materiale della cassa è l’oro giallo 18k , il quadrante blu con finitura soleil, e gli indici e il gioco sfere a contrasto in oro.

La novità più significativa, è che nel 1972 viene introdotto il cinturino in alligatore blu scuro che riprende i toni del quadrante, con la fibbia marcata sempre in oro 18k.

Dal 1972 al 1976 non ci sono state variazioni, l’Ellipse aveva convinto un pubblico inizialmente scettico ed spesso al polso di uomini e donne raffinate, con una sola introduzione nel mercato; nel 1973 veniva introdotto il Patek Philippe Golden Ellipse Ref. 4137/3G un piccolo Ellisse in Platino con quadrante nero, faceva da contrasto ai diamanti incastonati sulla sottile lunetta e un bracciale a anelli di catena sempre in platino, prodotto in una serie limitatissima, sempre strizzando l’occhio al pubblico femminile, e facendolo assomigliare più a un gioiello che a un segnatempo.

Ellipse 3739 “Televisore”

Il 1977 è l’anno della svolta, la grande casa orologiera Ginevrina decide di stravolgere completamente la forma che aveva consacrato l’Ellisse d’oro e introduce nel mercato la Referenza 3739/2G dove la forma rimane ellittica, ma la misura stravolta che segna 30x30mm rende tutto più “televisore” e molto anni 70’.

D’accordo che gli anni erano quelli, ma si perde il fascino del design allungato, sobrio, e elegante per una cassa, quella del 3739, che sembra più allungata in orizzontale che in verticale. Materiale, e quadrante, fortunatamente rimangono fedeli al primo Ellipse conosciuto, salvando i tratti indistinguibili dell’orologio. Unica nota positiva del ref. 3739/2G è il calibro 240 automatico, poi successivamente perfezionato nel 240T. Sarà il calibro che accompagnerà fino ai giorni nostri l’Ellipse.

Ellipse 3858

Nel 1979 Patek Philippe tornò sui suoi passi, consapevoli del flop portato dalla referenza 3739 e correggendo il tiro con la ref.3858J riportandoci vagamente al classico Ellipse che avevamo apprezzato alla fine degli ani 60’. La cassa particolare ritrova delle forme più allungate e sinuose, che presentano una bombatura sui laterali della cassa e che rendono il tutto più appesantito, con un taglio quasi netto in prossimità delle anse del cinturino.

Di questa referenza ne sono stati prodotti un numero esiguo di pezzi, e la caratteristica principale è che venne dotato anche di quadrante chiaro, oltre al suo classico accostamento cassa oro giallo e blue dial, troviamo un oro giallo per la cassa, e un quadrante perla , rigorosamente indici in oro, così come le lancette.

Ellipse 3770/1A Nautellipse

Nel 1981 troviamo una referenza particolare in commercio, che aveva quasi consacrato la fine di un epoca. Con questo restyling gli amanti della forma classica dell’Ellipse, così per come lo avevamo conosciuto, credevano sarebbe sparita per sempre. La referenza in questione è la 3770/1A e aveva davvero fatto temere il peggio; una cassa mai vista prima aveva spazzato via ogni certezza portando un vento di modernità.

Per parlarne però dobbiamo risalire al 1976, data iconica per la nascita di un orologio che cambiò per sempre i canoni dell’alta orologeria. I più incalliti conoscitori già sanno che stiamo parlando del Nautilus, modello della medesima casa Ginevrina. Il Nautilus, creato dalla matita del genio Gérald Genta, sconvolse il mondo dell’orologeria, che fino a quel momento era ancorata all’idea che l’orologio di lusso per definizione dovesse essere in oro giallo, con movimento extra piatto.

Non per Gérald, che con il suo Nautilus, diede vita all’ orologio sportivo di lusso. Ma vi starete chiedendo cosa centra quel mastodontico pezzo di acciaio con il nostro fine Ellisse dorato? Beh a qualcuno venne in mente di unire le due idee dando vita a un vero e proprio “ibrido”. Il 1981 è infatti l’anno di nascita del “Nautellipse” così soprannominato perché una fusione perfetta tra i due modelli sopracitati.

Il Patek Philippe ref. 3770 presenta una cassa allungata come l’Ellipse, con il laterale della cassa bombato che contraddistinguono il Nautilus. E’ una scelta che mette forse tutti d’accordo; i giovani che amavano la possanza del Nautilus e l’uomo in carriera che preferiva l’eleganza dell’Ellipse. Visto che siamo negli anni 80’ e quindi in piena crisi orologiera Svizzera, dove i calibri automatici e manuali erano minacciati dall’ avanzata dei quarzi giapponesi, Patek Philippe decise di montare sul 3770 il calibro E27 al quarzo, movimento molto sottile, che così permise di risolvere il problema della “pesantezza” del Nautilus, e donare al “Nautellipse” delle dimensioni contenute; più precisamente 36x42mm con solo 6.5mm di spessore per la cassa. La casa di Ginevra abbandonò l’esclusività dei suoi materiali preziosi e decise di commercializzare il 3770 completamente in acciaio, oltre a una versione tutta in oro, e un ibrido acciaio e oro.

Il 1984 è l’anno della redenzione, dove finalmente Patek Philippe torna sui suoi passi, la ref. è 3738/100J, e la forma è la più iconica. Abbandonata la modernità e le proposte folli degli anni 70’, si ritorna ai classici materiali, quelli preziosi, e la misura della cassa di 35,5x31mm è forse la più azzeccata di sempre.

Il calibro è automatico e l’iconico abbinamento cassa in oro 18k, con il quadrante blu mare che scorre incessantemente come le onde torna di nuovo, indici e giogo lancette riflettono sulla cresta del mare in un prezioso oro, e il cinturino è in alligatore.

I puristi possono tirare un sospiro di sollievo, il Patek Philippe Golden Ellipse è tornato. Nello stesso anno, 1984, nasce anche la referenza 3930, stessa cassa; leggermente più piccola con 28x33mm di diametro con movimento al quarzo, pensato per il pubblico femminile con un originale attacco per il cinturino.

Ellipse 5028G

Dalla metà degli anni 80’ fino al 1996 L’Ellipse rimane iconico e non cambia mai tranne alcune referenze “lady” con particolarità per quanto riguarda l’utilizzo di diamanti e bracciali particolari. Nel 1997 viene presentato la referenza 5028G e con essa arrivano grandi novità. La misura cambia ancora; 31x36mm il materiale è solo l’oro bianco, quadrante nero con mini settori sotto i numeri arabi, e i secondi a ore 4. Il movimento è automatico e il calibro è lo storico 240 già montato nel 1977, aggiornato e modificato 240 PS.

Il 2005 è l’anno che rimette tutto apposto, spariscono i quadranti neri, i settori e i secondi a ore 4, l’Ellipse torna ad essere iconico, così come è nato, torna la referenza 3738, e torna il buon gusto della cassa in oro 18k e il quadrante blu mare. Indici e giogo lancette in oro, cinturino in alligatore e movimento automatico. Ormai il calibro 240 è una sicurezza. Il 2005 è l’anno di nascita anche della referenza 3738R; l’Ellipse con le misure classiche 31x35mm, il materiale è l’oro bianco, con un fantastico quadrante marrone, e movimento automatico calibro 240T.

Ellipse 5738, la rinascita di un’icona

L’ultima referenza che andremo a trattare è la ref. 5738P, immessa nel mercato da Patek Philippe recentemente nel 2008, presenta un classico ritorno al passato, e a quelli che furono gli anni 60/70, e li celebra con l’Ellipse prodotto solo nel materiale più prezioso, cassa in platino, il quadrante richiama il blu mare, iconico ormai in questo modello, le misure della cassa sonno 34.5×39.5mm, più grandi, così come impone oggi il mercato. Il calibro è a carica automatica.

Nel 2018 l’Ellisse dorato ha compiuto 50 anni, e per celebrare il suo anniversario sono stati fatti dei modelli celebrativi come la ref. 5738/50P-001. Patek Philippe rende omaggio ai mestieri dell’alto artigianato in una serie limitata a 100 set comprendenti un segnatempo in platino e un paio di gemelli da polso abbinati. Il quadrante dell’orologio si distingue per il fondo in smalto nero Grand Feu, impreziosito da volute incise a mano nella placca in oro 18k.

Questa decorazione raffinata s’inserisce perfettamente nella forma originale e audace dell’Ellisse d’Oro. Il fondo cassa pieno in platino è impreziosito da un’incisione commemorativa “Ellipse d’Or 1968-2018”. La corona esibisce un cabochon in onice nero incastonato. I gemelli da polso in oro bianco riproducono il design dell’Ellisse d’Oro e sono impreziositi dalla stessa decorazione in smalto nero con volute incise a mano.

Qualche aneddoto sui Patek Philippe Golden Ellipse

Da quando è nato, l’Ellipse dorato l’abbiamo visto cambiare tante volte. Ad oggi, lo ritroviamo esattamente così; elegante, bello, con delle misure che non si sono mai volute uniformare al mercato moderno, salvo qualche variazione millimetrica nel corso di 50 anni di storia.

Nella sua longeva vita lo abbiamo visto al polso di alcuni personaggi illustri. Quasi come voler andare a rubare il titolo di “president” al famoso Rolex Day Date che nel tempo, vuoi perché al polso dei più grandi presidenti del mondo, vuoi per via del bracciale che lo impreziosisce si chiama così, si è guadagnato quel soprannome. Ma chi l’ha detto che è proprio il Rolex Day Date l’orologio dei presidenti? Se non ci credete, di seguito andremo a svelarvi alcune delle cariche e investiture più potenti del mondo, con al polso niente di meno che il nostro amato Patek Philippe Golden Ellipse.

In questo scatto vediamo ritratta la Regina Elisabetta II del Regno Unito, in mostra oltre ai sfarzosi gioielli della corona vediamo il famoso Patek Philippe Golden Ellipse Ref. 4134/1G, completamente in oro bianco 18k con il cinturino integrato e la lunetta tempestata di diamanti.

In questo scatto più recente invece troviamo Sergio Mattarella, 12° presidente della Repubblica Italiana in carica. Mentre è impegnato ad abbottonarsi la giacca abbiamo notato che al polso sfoggia un Patek Philippe Golden Ellipse Ref. 3738/100G, in oro giallo 18k con quadrante blu e cinturino in alligatore. Davvero molto elegante e appropriato al ruolo che ricopre.

Vi siete ricreduti che il Rolex Day Date non è l’unico orologio degno di un presidente…?