Ancor prima che altre maison mettessero piede sulla luna, Rolex aveva già cercato di raggiungere lo spazio. Più precisamente le “Stelle”. Con questo articolo voglio approfondire l’origine e le referenze dei quadranti Rolex “Star Dial”. Per “Star Dial” intendiamo tutti quei quadranti Rolex, che al loro interno al posto degli indici, presentano delle piccole stelline applicate, che rendono tanto unici quanto rari alcuni modelli che Rolex commercializzò tra gli anni 40’ e 60’ del 900.

LA PRIMA STELLA IN UN QUADRANTE

Secondo i miei studi, la prima stella in un quadrante Rolex, apparve nel lontano 1946. Quasi 10 anni prima della famosa referenza 6062 soprannominata “Stelline”, con un modello blasonato all’epoca: il Rolex Precision. La referenza era la 4498, cassa di 35mm, realizzata in un materiale piuttosto inusuale per l’epoca, ovvero l’acciaio e non in un metallo prezioso – cosa che contraddistingue i modelli successivi.

Dopo il Precision del 1946, le stelle nei quadranti Rolex riapparvero nella metà degli anni ’50, direttamente con la referenza 6062, nella metà degli anni 50’. Di seguito elencheremo tutte le referenze dei Rolex “Galaxy”.

Rolex PRECISION ref. 6282

Rolex ref.6282 “Precision” (la segnatura Precision la ritroveremo nel 70% dei modelli Star Dial) anche questo modello è in acciaio, impreziosito con quadrante nero patisserie, indici a Stella, datato 1950 circa.

Possiamo vedere come questa referenza sia una diretta evoluzione del primo orologio, visto che il 4498 è stato un test ampiamente superato dalla casa ginevrina che nel primo dopo guerra, con il sollevamento dell’economia, e il nuovo mondo che era sempre più ricco, audace e perché no fantasioso, osa di più; nelle automobili, nell’architettura, nel modo di pensare, fino ad arrivare ai quadranti.

ROLEX 2705 Yellow Gold

Il primo Rolex “Star Dial” in metallo prezioso, lo troviamo nel 1947, anch’esso un prototipo e probabilmente pezzo unico, appartenente alla collezione del grande John Goldberger alias Auro Montanari. La referenza è la 2705, realizzato in oro giallo 18k, quadrante nero e stelline applicate in oro, 3-6-9 a pugnale e lancette

Dopo il lancio di queste referenze appena mostrate, susseguono varie referenze che ora vi mostrerò in ordine cronologico.

Rolex Precision ref.6024

Di questa referenza ne sono noti soltanto due entrambi in oro giallo 18k con quadrante bianco a nido d’ape, anche stavolta ritroviamo la segnatura “Precision”, dove la cassa da 34mm è molto simile alle bubble back di quegli anni, precisamente 1959.

In questo scatto possiamo ammirare il Rolex Ref.6024 in oro giallo 18k con bracciale oyster rivettato in oro 18k, cassa da 34mm, quadrante bianco a nido d’ape con indici a stellina in oro 14k applicati.

‘Rare Birds’: ref. 6088 e 6098

Successivamente troviamo le due referenze più “comuni”, che vennero prodotte sia in acciaio che in oro 18k, secondo le stime di Christie’s di questi ne sono noti circa 8 per referenza: ref.6088 e 6098. Questi due orologi sono praticamente gemelli, con cassa da 36mm contro i 34mm dei Rolex “Star Dial” finora visti.

Sappiamo con precisione che i quadranti per queste due referenze sono stampati dalla GENEX SA, che faceva capo a Stern Freres, la stessa azienda che nel medesimo periodo stampava i quadranti dei 6062. Da non confondere con le casse da 36mm degli “ovettoni” anche loro realizzati dalla GENEX SA.

Sicuramente tra i due “Star Dial” gemelli il più raro è la Ref.6088, e ne ha dato dimostrazione nelle aste dove nel lontano 2006 da Antiquorum venne battuto all’asta per la cifra record di 120.000 CHF. Per fare un paragone, più di ogni altro Daytona Paul Newman.

Nel 2012 e nel 2017 la stessa referenza ha raggiunto cifre record; rispettivamente 363.000 CHF e solo cinque anni dopo ha quasi raddoppiato il suo valore, toccando cifra 607.000 CHF.

Nella foto vediamo uno splendido “Star Dial” Ref.6088 in oro giallo 18k, stelline in oro applicate, su quadrante nero, indici 3-6-9 a pugnale, lancette a foglia, la sua misura è di 36mm e il bracciale è un oyster rivettato sempre in oro 18k. I quadranti più ricercati per le Ref. 6088 e 6098 sono neri, con stelline in oro applicate, così da creare un contrasto perfetto.

Per concludere con quale dettaglio tecnico, le due referenze appena citate montano dei movimenti color rame, con il calibro automatico Rolex A260.

credit: John Goldberger

Rolex ref. 6090

L’ultima referenza in metallo prezioso che andremo ad approfondire prima di passare a delle eccezionali referenze in acciaio è la Ref.6090; ovvero il più piccolo Rolex (metallo prezioso) mai prodotto con delle stelline applicate sul quadrante.

La misura è di 32,5mm e anche le anse non sono le anse canoniche viste fin qui su referenze simili. La Ref. 6090 è anche chiamata in stile “bombè” cioè a “cupola”, per via proprio delle anse che presentano questa curvatura e rigonfiamento che lo fa essere un “finto piccolo”; infatti grazie alle sue anse corpose, alla vista l’orologio non sembra così minuto.

Ansa “bombè”

Anche qui il movimento è automatico, con il calibro A260 ormai ben consolidato, questa referenza era resistente all’acqua e è una delle poche casse realizzate si in oro, ma 14k e non 18k.

Una particolarità che va sottolineata e che accomuna tutte le referenze viste finora è che la minuteria è sempre indicata da una stella, tranne che per il 3-6-9 che presentano indici a pugnale e raramente a bacchetta, altra cosa in comune è che il “punto luce” dell’indice è sempre posto all’interno della stella, che infatti presenta una bombatura al centro. Unica eccezione è il Rolex Ref.6062 che presenta il “punto luce” fuori dalla stella, andandosi a posizionare verso l’estremità del quadrante e lasciando quest’ultima piatta.

Raro Rolex ref. 6062 in oro rosa venduto da Phillips

Altra particolarità di cui vale la pena parlare e che caratterizza e rende unici questi pezzi, è la firma “swiss” o “swiss made”, la maggior parte dei modelli presi in esame presenta la firma only swiss sotto l’underline dell’indice a ore sei, dato il periodo storico.

Solo una referenza nota la Ref.6090 battuta all’asta da Christie’s nel 2013 per la cifra di 50.000 CHF, presenta il quadrante marcato “swiss made”. L’orologio, datato circa 1955, presenta una cassa in oro 14k da 32.5mm, anse a cupola, quadrante laccato nero con stelline in oro applicate e la famosa segnatura “swiss made”.

Chiudiamo il capitolo dei metalli preziosi, e apriamo quello dell’acciaio, spesso più raro dell’oro.

Ref.6244 in acciaio venduta da Phillips nel 2016 ad Hong Kong per la cifra di
HK $ 93.750.

Rolex ref. 6244

Una referenza degna di nota, è sicuramente la 6244, risalente tra il 1952 e il 1953 che presenta una cassa in acciaio, una quadrante a nido d’ape bianco, stelline applicate in oro bianco e indici a pugnale per il 3-6-9 con la segnatura “shock resisting”, un movimento a carica manuale calibro 710 rodiato (15 rubini, con scappamento a leva a linea retta, ammortizzatore, e molla di compensazione autocompensante Breguet) e una cassa da 30.5mm, record per uno “star dial” in acciaio, battendo anche la Ref.6090 che presentava una grandezza di 32.5mm

Rolex ref. 6426

Un’altra referenza in acciaio segnata “shock resisting” è la Ref.6426, salvo alcune eccezioni che vedremo in seguito. Forse la mia preferita sia per la sobrietà che per l’eleganza che riporta il segnatempo. La misura anche questa secondo me perfetta è di 34mm con un quadrante argente’ con indici a stella in oro bianco applicati, indici 3-6-9 a bacchetta rigonfi al termine presenti solo in questa referenza.

Rolex Ref. 6426 in acciaio. Qui fotografato con un bracciale a chicchi di riso grandi.

Qui troviamo invece sempre una Ref.6426, che non presenta però la segnatura “shock resistyng” ma quella di “precision”, unica differenza insieme al “punto luce” fuori dalla stella, presente all’estremità del quadrante. Per il resto la cassa da 34mm le stelline applicate, indici e gioco sfere sono perfettamente condivisi tra le due referenze.

Rolex ref. 1002

L’ultima referenza che andremo a trattare per quanto riguarda questi magnifici segnatempo con la peculiarità delle stelle, è la Ref.1002, datata circa 1964. Piuttosto rara vederla con le stelle applicate nel quadrante laccato bianco, il tutto racchiuso in una cassa in acciaio da 34mm, movimento automatico calibro 1520.

Inusuale a mio modesto parere, ma bellissimo l’accostamento cassa in acciaio, quadrante laccato bianco e indici a stellina applicati in oro 14k, che spiccano in maniera piuttosto timida, ma elegante. Lancette a foglia con quella dei secondi rodiata, indici 3-6-9 a pugnale fino, con le stelline in oro 14k senza punto luce.

ROLEX 6021 “Oyster Elegante”

Concludiamo questo viaggio tra le stelle con una referenza “pezzo unico” che mi ha letteralmente colpito. Il proprietario @w_jp_w ha constatato che siamo davanti a un pezzo prodotto in un solo esemplare, ovvero il Rolex Ref.6021 “Stelline”

Lo “Star Dial” 6021 presenta un quadrante particolarissimo; completamente stampato, con qualche accenno di fioritura su fondo champagne, troviamo le stelline agli indici 1-3-5-7-9-11, per un totale di sei stelle, e sei numeri arabi, anch’essi stampati.

La segnatura, unica, riportata sul quadrante è “oyster elegante” e “precision”.

Purtroppo sappiamo ben poco di questo magnifico unicorno; la cassa e il bracciale oyster rivettato sono in oro 18k, il giogo sfere è rodiato per ore e minuti, mentre sembra essere in oro per i secondi. Non siamo a conoscenza della misura della cassa, anche se referenze analoghe prive di questo quadrante unico riportano una misura di 30mm esclusa la corona di carica. L’orologio è impreziosito da una lunetta sempre in oro 18k a settori “millerighe”.

Mi azzardo a datarlo intorno al 1953, ma non ne sono certo, una cosa sicura è la segnatura “swiss made”, insolita per il periodo.

Non sappiamo molto di questa referenza magnifica, ma continuerò a fare ricerca e studiare. Una piccola indiscrezione legata all’orologio; non sappiamo se sia in vendita ma sappiamo con certezza che il 18 marzo 2020 è apparso sulla pagina del noto commerciate di orologi che ha sede ad Hong Kong “PnFtimes” “Past and Future Times” con le seguenti foto.

Un grande grazie ai nostri amici e collezionisti Tomohiro Tomoe e @w_jp_w per il materiale fotografico gentilmente concessoci!