Tra gli orologi di casa Rolex più ambiti dai collezionisti da qualche anno a questa parte troviamo i Day-Date soprannominati “Stella”, in virtù dei quadranti laccati dalle colorazioni vivaci come il giallo o il verde menta, diventati ormai iconici. I quadranti “Stella”, certamente inusuali per una maison molto tradizionale, sono stati realizzati tra la fine degli anni ‘70 e ‘80 e presentano indici oppure diamanti.

Ma facciamo un passo indietro e concentriamoci brevemente sul Rolex Day-Date, modello ‘bandiera’ della maison coronata per lungo tempo. Introdotto esclusivamente in materiali preziosi (oro bianco, giallo, rosa e platino) nel 1956, salvo qualche esemplare prodotto prima del suo debutto ufficiale, è stato da subito il fedele compagno delle più importanti personalità dell’epoca, si pensi a John F. Kennedy, Gerald Ford, Lydon Johnson, Warren Buffet o a leggende dello sport come Jack Nicklaus.

Cassa di 36 mm, design elegante e sportivo allo stesso tempo, movimento automatico, resistente agli urti, impermeabile fino a 50 metri, il Day-Date aveva tutti gli elementi per poter diventare il perfetto compagno di avventure di ogni gentiluomo prendendo, di fatto, il posto un tempo riservato al fratello maggiore “Datejust“. Ciliegina sulla torta, l’indicazione del giorno della settimana a ore 12.

In occasione del lancio dell’ Oyster Perpetual Day-date venne appositamente studiato un nuovo bracciale a tre maglie arrotondate, chiamato “President“.

Le prime versioni di Day-Date lanciate sul mercato internazionale furono le referenze 6510 e 6511. Entrambe le referenze montano il calibro 1055, realizzato nel 1954. Successivamente, nel 1959, furono sostituite dalle referenze 18xx equipaggiate col calibro 1530, per poi essere sostituito dai calibri 1555 e 1556.

Peculiarità del Rolex Day-Date è stata da subito la possibilità di poter scegliere tra un’ampia gamma di quadranti, di casse/lunette e bracciali. In questo modo si poteva configurare a seconda dei propri gusti, un orologio capace di riflettere la propria personalità.

In tema di quadranti, sono divenuti ormai oggetto di attenzione da parte dei collezionisti i quadranti “Stella”. Prodotti in un periodo limitato di tempo, stanno riscuotendo un grande successo nelle aste internazionali e nel mercato del secondo polso. Basti pensare all’asta tematica dedicata ai Rolex Day-Date con quadranti “fancy” tenutasi da Phillips nel 2015 i cui risultati sono andati ben oltre le aspettative.


La vera origine del nome “STELLA Dials”

Ma perchè vengono definiti “Stella”? In realtà, a dispetto di altri nomignoli riferiti ai modelli Rolex, è stata la casa stessa nei suoi cataloghi degli anni’70 a definire questo tipo di quadranti “Lacquered Stella”. Tuttavia l’origine di questo nickname è sempre stata vaga e oggetto di dibattito tra i collezionisti.

Leggendo i cataloghi delle più prestigiose case d’asta internazionali, nonché di famosissimi commercianti, è prevalente l’opinione che il nome Stella derivi dall’artista minimalista Frank Stella, famoso per l’utilizzo di tonalità vivaci nei suoi quadri, oppure dall’effetto “abbagliante” di questa tipologia di quadranti.

La curiosità è il motore della conoscenza, dicono, ed è così che con l’aiuto di un esperto e amico del settore sono arrivato alla motivazione più corretta e razionalmente più ovvia. Il nome Stella proviene dall’ azienda Stella S.A., situata a Ginevra, specializzata in vernici laccate e fornitore del noto produttore di quadranti Stern Frères e di Lemrich.

Dr Pierre Castan

Difficile è stato verificarne l’esistenza della Stella S.A., illuminante è aver trovato la notizia che un noto chimico Svizzero, Pierre Castan, pioniere delle resine epossidiche, nel 1950 divenne direttore tecnico proprio della Stella S.A., fabbrica specializzata nella produzione di vernici.

La prova regina l’ho trovata grazie a questa pubblicità del 1958, presente sul catalogo Stern Frères e pubblicata sul libro “Le Cadran, visage de la montre bracelet au 20e siècle” scritto dal luminare Helmutt Crott.

Questo tipo di quadranti laccati divennero una caratteristica dei quadranti Stern Frères. L’utilizzo dello smalto era stato a poco a poco rimpiazzato mediante un processo di laccatura che avveniva su più strati, con un successivo procedimento di lucidatura. Gli alti standard con cui venivano realizzati questi quadranti, capaci di conferire un colore intenso e luminoso al quadrante, è spesso erroneamente confuso con i quadranti “smaltati” o “porcellanati”.

I colori dei quadranti stella sono: oxblood (rosso scuro), rosso corallo, arancione, blu, verde, turchese, pesca, salmone, rosa, giallo e il più raro color viola. Come per altri modelli Rolex, i quadranti Stella non erano molto apprezzati a quei tempi. Infatti, si dice che molti clienti preferirono cambiarli con quadranti più comuni, come l’ argentèe, il nero o il color champagne. Proprio per questa loro rarità, oggi sono diventati così rari e desiderati dai collezionisti.

Va detto inoltre che i quadranti Stella non sono montati solo sui Day-Date ma anche su alcuni Datejust prodotti negli anni ’70..