Che cos’è un Richard Mille? Se un appassionato dovesse rispondere a questa domanda utilizzando un solo orologio per parlare di questo marchio, con ogni probabilità sceglierebbe una delle versioni dell’RM 27, ovvero i modelli dedicati al tennista Rafa Nadal. 

Dal 2010, anno di presentazione della referenza RM 027, questa collezione ha saputo costantemente superare se stessa e spostare sempre più in alto l’asticella che rappresenta il limite delle performance che un orologio può avere, raggiungendo risultati straordinari sia dal punto di vista tecnico che di design.

Tramite il consueto annuncio via Instagram, oramai divenuto il social network ufficiale con cui vengono presentate al pubblico le varie novità, il 24 Settembre 2020 è stata ufficialmente mostrata la quinta versione dell’ RM 27: l’RM 27-04. Siamo di fronte all’ennesimo capolavoro di tecnica.     

Una sfida costante

Per capire a fondo le soluzioni tecniche adottate dal nuovo RM 27-04 dobbiamo fare un passo indietro e comprendere quale sia il problema che si cela alla base della realizzazione di un orologio per un tennista come Nadal. Se c’è un modo efficace per accorciare la vita del proprio orologio, è proprio quello di sottoporlo a urti e shocks.

Le forti accelerazioni e impatti, che avvengono ad esempio nell’istante in cui la racchetta colpisce la pallina durante una partita di tennis, sono direttamente trasmessi all’orologio e al suo calibro, il quale non è progettato per resistere a sollecitazioni così intense e frequenti. Gli ingranaggi e i perni che compongono il movimento possono così essere spostati, danneggiati o mandati fuori asse creando danni notevoli o addirittura irreversibili. 

Come potete immaginare, la sfida che Richard Mille ha deciso di affrontare con lo sviluppo di un orologio che potesse essere utilizzato durante veri match giocati al più alto livello competitivo possibile è di primissimo livello, ma non era del tutto sufficiente per l’ambizione del marchio. Per complicare la situazione, infatti, Richard decise che il calibro dovesse avere un tourbillon, cioè un organo regolatore di alta orologeria intrinsecamente più delicato rispetto a uno tradizionale. E ce l’ha fatta. 

Al fine di ottenere le performance desiderate, l’intero sistema meccanico che costituisce l’orologio (cassa, lunetta, fondello, calibro) era necessario che fosse progettato secondo una filosofia orientata all’aumento di rigidezza, alla riduzione dell’inerzia e all’incremento di smorzamento delle vibrazioni.

A partire da questi input, sono nate diverse soluzioni tecniche, tra cui quella della sospensione del calibro tramite cavi d’acciaio, introdotta dapprima introdotta sull’RM 27-01 e di cui il nuovissimo RM 27-04 ne rappresenta la quintessenza. 

RM 27-04

Passiamo ora all’analisi dell’orologio.
La caratteristica che salta maggiormente all’occhio alla vista del nuovo RM 27-04 è la presenza di una rete che occupa l’intera superficie del quadrante scheletrato. Traendo ispirazione dalle racchette da tennis, gli ingegneri di Richard Mille hanno pensato di intrecciare un sottile cavo di acciaio, di soli 0.27 mm di diametro, in modo da creare una struttura di 855 mm2 a cui letteralmente aggrappare il movimento dell’orologio. Due tenditori in titanio ricoperti PVD in oro 5N a ore 4-5 e 10-11  collegati ai supporti della cassa monoblocco mantengono opportunamente tesa e distanziata l’intera mesh.

Per costruire questa struttura è necessario, innanzitutto, bloccare la fune d’acciaio al tenitore a ore 5 per poi proseguire con l’intreccio che va a definire la rete e terminare con il fissaggio della stessa nel tenditore a ore 10. Complessivamente, il cavo passa all’interno della flangia in titanio presente all’interno della cassa per ben 38 volte.

Gli angoli formati dalle corde sono tali da limitare l’attrito e la conseguente usura localizzata che si verificano durante gli impatti che il movimento subisce nel corso di un match di tennis.

Il calibro, poi, viene costruito appoggiandosi su una sottile platina di titanio, che funge da sostegno per i treni di ingranaggi, dotata di 5 uncini ricoperti anch’essi tramite tecnica PVD in oro 5N.

Questi uncini permettono al movimento di agganciarsi alla rete precedentemente costruita. Infine sono stati aggiunti degli smorzatori di vibrazione in Quartz TPT rosso ai castoni del tourbillon, del bariletto e al perno delle sfere che hanno la funzione di assorbire le vibrazioni e isolare il più possibile gli organi responsabili della cronometria dagli impulsi subiti dall’orologio.

Il risultato complessivo ha dell’incredibile; se la resistenza ad accelerazioni pari a 10’000g del precedente RM 27-03 era già impressionante, il nuovo RM 27-04 riesce nell’impresa di superarsi spostando l’asticella a ben 12’000 g pur sacrificando la riserva di carica, che viene ridotta da 70h a 38h. 

Cassa in TitaCarb®

L’altra importante novità introdotta da questo modello è l’utilizzo di un nuovo materiale per la cassa: il TitaCarb®. Si tratta di un poliammide ad alte prestazioni rinforzato fino al 38.5% con la fibra di carbonio ed è nato dalla collaborazione tra Richard Mille e il suo partner Biwi SA. Grazie all’iniezione di carbonio si riescono ad ottenere delle notevoli proprietà di resistenza alla trazione e alla frattura, molto vicine a quelle dell’acciaio, pur mantenendo un’ottima lavorabilità alle macchine CNC.

Le precedenti proprietà unite alla solidità, rigidezza, bassa densità, bassa dilatazione termica e alta resistenza all’umidità hanno reso questo materiale composito ideale per essere utilizzato nell’RM 27-04 e, come tutti i nuovi materiali che Richard Mille sviluppa, aderisce agli starndard REACH che ne assicurano la sicurezza per la salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche. 

Scegliere il materiale perfetto per una determinata applicazione, purtroppo, non implica il raggiungimento delle caratteristiche meccaniche di cui Richard Mille aveva bisogno. Per garantire un’alta rigidezza strutturale, infatti, la struttura di cassa e fondello deve essere monoblocco (proprio come accaduto nelle precedenti versioni) e studiata opportunamente per integrare i supporti dei tenditori precedentemente descitti.

Per quanto riguarda le forme in gioco, sono state leggermente modificate dal momento che sono presenti maggiori lavorazioni meccaniche sulla lunetta e sul fondello. Le dimensioni complessive e l’impermeabilità, invece, non presentano cambiamenti degni di nota e sono pari rispettivamente a 47,25×38,4×11,4 mm (lunghezza, larghezza, spessore) e 50m. 

L’ultimo tassello da analizzare riguarda l’estrema leggerezza dell’orologio. Questa caratteristica è fondamentale per la collezione RM 27 e l’RM 27-04 continua la tradizione dei predecessori. La riduzione delle masse e delle inerzie in gioco sono fondamentali per permettere all’orologio di sopravvivere durante un match dal momento che consentono agli ingegneri di progettare soluzioni compatibili con le dimensioni dell’oggetto in questione. Pur avendo, per la prima volta, il fondello aperto per ammirare i numerosi dettagli tecnici presenti, l’orologio riesce a pesare solamente 30g cinturino incluso, mentre il calibro pesa 3.4 g grazie alla sua struttura innovativa e all’assenza di complicazioni. Come è facile intuire, i risultati sono strabilianti. 

Considerazioni

L’RM 27-04 è un orologio incredibile che riesce a ridefinire i limiti dell’orologeria e il prezzo non può che rispecchiare il suo status. È necessario più di 1 milione di euro per comprare uno dei 50 esemplari che verranno realizzati, purchè riusciate ad essere tra i fortunati top client del marchio.

Ancora una volta, Richard Mille si è superato. Possiamo discutere per ore in merito ai prezzi elevati, alla strategia di marketing e all’estetica degli orologi RM, ma è innegabile il contributo che il marchio ha saputo dare all’intero settore dell’orologeria. E voi, cosa ne pensate?