Il Seamaster Diver 300M è uno degli orologi più iconici di Omega, secondo solo al leggendario Speedmaster. Nel 2018, in occasione del 25°anniversario dalla sua nascita, è stato presentato un nuovo modello che finalmente, grazie a una serie di migliorie che vedremo in questo articolo, lo riporta al vertice dei migliori diver presenti sul mercato.
Devo confessarvi che sono molto legato a questo modello di Omega, in quanto il Seamaster Diver 300 ref. 2531.80 è stato uno dei primi orologi che acquistai appena iniziai ad appassionarmi di orologeria. Da allora, parlo del 2008, è stato un fedele compagno nella vita di ogni giorno e delle mie giornate di vacanza trascorse tra l’acqua salata del mare e quella della piscina. Un orologio robusto, estremamente versatile, che indosso sempre con grande piacere.
Se per ripercorrere la storia del Seamaster Diver 300M dobbiamo tornare indietro di sole due decadi, per quella del Seamaster dobbiamo fare un grande salto verso la fine della seconda guerra mondiale.
EVOLUZIONE CONTINUA
I primi modelli di Omega Seamaster nacquero circa 70anni fa, ma le prime idee di orologio impermeabile risalgono al 1932 quando Omega presentò il “Marine“, ovvero il primo orologio da polso al mondo progettato per i sommozzatori civili. Questo segnatempo dotato di una doppia cassa brevettata, progettata per proteggere il meccanismo da variazioni estreme di temperatura e pressione, venne testato con successo nel 1936 quando venne immerso nel lago di Ginevra a 73 metri di profondità per ben 30 minuti.
Il primo Seamaster venne introdotto nel 1948, in occasione del centenario di Omega, un orologio che esprimeva tutto il savoir faire acquisito dalla maison grazie alla collaborazione con la RAF durante il secondo conflitto mondiale. La caratteristica principale che lo rendeva resistente e robusto, oltre alle anse molto larghe, era l’utilizzo di una guarnizione in gomma a forma circolare. In fatto di design, era un orologio sicuramente più elegante rispetto a quello assegnato all’esercito e adatto alla vita di tutti i giorni.

Il primo record venne raggiunto lo nel 1955 al polso del sub Gordon McLean, che lo portò fino a 62,5 metri di profondità. Fu solo nel 1957 che il Seamaster divenne famoso come pioniere degli orologi subacquei, con il modello Seamaster 300. Il quadrante nero con indici triangolari riempiti di radio, le lancette “Broad Arrow” di ore e minuti e quella dei secondi definita “Lollipop” garantivano nell’insieme grande facilità di lettura, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità. La ghiera era un altro elemento di novità che, grazie al punto di radio posto a ore 12, consentiva di visualizzare i minuti di aria rimanenti durante le immersioni.

Questo orologio e le successive versioni, divenne il fedele compagno dei più celebri esploratori e sub, accompagnando Jacques-Yves Cousteau e il suo team durante l’esperimento subacqueo Precontinent II condotto nel 1963 nel Mar Rosso per testimoniare che i sub erano in grado di sopravvivere in un ambiente subacqueo con gas saturi per lunghi periodi senza controindicazioni.
Con la “corsa gli abissi” degli anni successivi, Omega continuò a sviluppare orologi subacquei come il famoso Seamaster 1000, progettato per le spezioni più impegnative e il Seamster “PloProf” 600, un orologio anticonvenzionale in grado di bloccare gli atomi di elio che possono accumularsi all’interno degli orologi subacquei e causarne l’esplosione.
Il SEAMASTER DIVER 300M e 007
Nel 1993 Omega introduce una nuova famiglia di orologi alla linea Seamaster, caratterizzata da una cassa inedita di 41mm, la presenza della valvola a elio a ore 10, la ghiera unidirezionale con inserto in alluminio, un quadrante con motivo a onde e un nuovo bracciale con chiusura dotata di prolunga per consentirne l’utilizzo anche sopra alla muta in neoprene. La versione solo tempo veniva presentata anche con cassa di 36mm con movimento sia al quarzo che automatico, oltre alla versione femminile in 28mm al quarzo.
Nel 1995 il Seamaster Diver 300M fa la sua comparsa al polso della spia più famosa del mondo, James Bond. La partnership tra Omega e 007 inizia col film Goldeneye, con la referenza 2541.80.00 indossata da Pierce Brosnan.
Da quel momento il Seamaster Diver300M è stato il fedele compagno di 007 fino ai più recenti Casino Royale (2006), Spectre (2015) e nell’ancora inedito “No Time to Die“, dove il nuovo Seamaster 300 in titanio sbuca dal polsino di Daniel Craig, equipaggiato da un bellissimo bracciale a ‘mesh’.
IL NUOVO SEAMASTER DIVER 300M
In concomitanza con il 25° anniversario dalla sua introduzione, nel 2018 Omega ha presentato una nuova versione con cassa dal diametro leggermente più grande, si passa da 41 a 42 mm, un calibro CoAxial sviluppato in-house e certificato METAS e il motivo a onde sul quadrante in ceramica. Ogni dettaglio è stato curato minuziosamente.

Focus sull’orologio
Il quadrante è realizzato in ceramica lucidata, nelle tonalità di nero, blu o PVD cromato, reintroducendo finalmente l’iconico motivo a onde ablate a laser, abbandonato nelle precedenti riedizioni. Le lancette sono scheletrate, gli indici in rilievo sono riempiti di Superluminova, mentre il datario è stato sposato a ore 6, col disco della stessa tonalità del quadrante. Una scelta quest’ultima, a mio parere perfetta, in quanto la finestrella del datario spesso “turba” l’armonia e la pulizia del quadrante. Non in questo caso.

Anche la valvola a elio è stata ripensata, sia nella forma che nelle funzionalità. Un importante upgrade è stato l’introduzione di un sistema brevettato da Omega, che consente di garantire un’impermeabilità pari a 5bar qualora la valvola di fuoriuscita dell’elio dovesse aprirsi accidentalmente sott’acqua. Inoltre, è prevista una guarnizione rossa alla base della valvola, per evidenziarne più chiaramente l’apertura. Un dettaglio decisamente importante, da tener conto prima di immergersi.
Il Calibro METAS 8800
Nel lato B dell’orologio è possibile ammirare il calibro Master Chronometer 8800, grazie al fondello a vista. Si potrebbe obiettare che su un orologio diver il movimento a vista è un dettaglio superfluo. Se in termini di funzionalità potrei essere d’accordo, trovo che Omega abbia giustamente voluto mostrare il suo savoir faire in fatto di movimenti. Il Calibro 8800 è prima di tutto molto piacevole da vedere, con i suoi ponti e la sua massa oscillante decorati con motivo a Côtes de Genève.

Sul piano tecnico questo movimento incorpora tutte le innovazioni raggiunte da Omega a partire dallo scappamento Co-Axial, alla spirale libera in silicio Sil4 che garantisce una miglior precisione rispett0 a una dotata di racchetta di regolazione del periodo di marcia, e una miglior resistenza ai campi magnetici.
Non per ultimo è un calibro Certificato Master Chronometer approvato dal METAS, resistente a campi magnetici fino a 15.000 gauss. La capacità di resistere a una quantità così elevata di gauss, rende il Seamaster Diver 300 un orologio perfetto anche nella vita di ogni giorno, se pensiamo a quanti campi magnetici ci circondano: dal nostro smartphone, ai più comuni elettrodomestici. La riserva di carica è pari a 55 ore.

Il bracciale
Anche l’iconico bracciale è stato riprogettato. In generale ha linee più pulite ed è meno “bombato” rispetto alle precedenti versioni. La regolazione e la tenuta delle maglie aggiuntive, tasto dolente a mio parere nei vecchi bracciali Omega, è finalmente stata ripensata grazie a un sistema che prevede due viti (poste una per lato) che assicurano un perno passante tra una maglia e l’altra. Uno dei sistemi più sicuri e meno soggetti a usura tra gli orologi di alta gamma. La chiusura déployante è stata brevettata ed è allungabile sia per le piccole regolazioni di ogni giorno, che per le esigenze dei sub.

Il mio commento
Al polso il Seamaster Diver 300M è sicuramente una presenza importante se indossato con bracciale e avete un polso come il mio da 17,5mm di circonferenza, ma in fin dei conti è un diver a tutti gli effetti ed è normale che sia così. Inoltre, è dotato di grande versatilità grazie alla possibilità di montarlo con cinturino in caucciù, oppure all’infinità quantità di cinturini NATO che produce Omega.

La qualità percepita è veramente alta, dall’alternanza delle finiture su cassa e bracciale fino al quadrante che è il vero protagonista di questo orologio. Il Calibro 8800 è un importante plus, da tenere in considerazione. Seppur le precedenti versioni fossero equipaggiate di movimenti robusti, questo calibro di manifattura rappresenta ancora di più uno spartiacque col passato. Questo movimento, che gode della certificazione METAS, vanta non solo una grande robustezza e precisione – con una media di 0/+5 sec. al giorno, ma la sua grande resistenza ai campi magnetici fino a 15’000 gauss lo rende adatto alle esigenze di oggi.
Il prezzo di vendita della versione da noi provata ref. 210.30.42.20.03.001 è pari a 5.200,00 €, mentre quello della versione con cinturino in caucciù è pari a 4.900,00 €. Trovare un diver migliore sul mercato, a questo prezzo, è praticamente impossibile.
Per saperne di più, OMEGAwatches.com
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