L’inizio del nuovo anno per gli appassionati di orologeria è caratterizzato da 3 elementi: l’attesa frenetica per le novità (una volta al salone di Ginevra SIHH, a oggi spostato a ridosso di Baselworld, e adesso la LVMH watch week), la scarsità di orologi presenti nei concessionari dopo le vendite del periodo natalizio e, ahimè, il famigerato aumento dei prezzi di listino da parte di qualche brand.
Sebbene un ritocco dei prezzi sia certamente comprensibile ed importante per i gruppi e le maison orologiere in accordo agli svariati fattori economici che caratterizzano i mercati, negli ultimi anni abbiamo assistito per alcune referenze particolarmente ambite a sistematici aumenti di prezzo annuali, se non addirittura bi-annuali in alcuni casi. Ciò ha portato indubbiamente la frustrazione di clienti che dopo una lunga attesa sono costretti a pagare il desiderato orologio a un prezzo superiore rispetto a quanto preventivato.
Con questo articolo, Perpetual Passion inaugura una rubrica volta ad analizzare l’evoluzione del prezzo di mercato di alcune referenze e abbiamo deciso di iniziare proprio con Audemars Piguet e il favoloso 15202ST.OO.1240ST.01, ovvero la versione “anniversario” presentata nel 2012, visto il recentissimo ritocco del prezzo di vendita.

Se siete appassionati di orologeria, conoscerete benissimo questa referenza e i quasi 50 anni di storia che racchiude in sé, ma permettetemi di descrivere brevemente l’orologio.
Audemars Piguet 15202ST.OO.1240ST.01 “Anniversario”
L’Audemars Piguet 15202 è la referenza moderna sulle cui spalle poggia l’eredità del primo Royal Oak 5402 disegnato da Gerald Genta e messo sul mercato nel 1972. Il 15202ST.OO.1240ST.01 è stato presentato nel 2012, a sostituzione delle referenze 15202 precedenti, in esclusiva boutique con il solo quadrante blu per celebrare i 40 anni del Royal Oak, motivo per cui è proprio soprannominato “Anniversario”.
L’orologio ha mantenuto il diametro pari a 39 mm e il leggendario calibro 2121 di derivazione Jaeger Le Coultre, ma è stato attualizzato con piccole variazioni, come il posizionamento del logo AP verso le ore 6 (esattamente come accadeva sul 5402) e l’utilizzo del disco data con sfondo blu solidale al quadrante.

Da qualche anno a questa parte, la richiesta per questo orologio è cresciuta a dismisura rendendone praticamente impossibile l’acquisto tramite canali ufficiali se non si è un cliente storico o “importante” per la boutique selezionata.
15202ST.OO.1240ST.01 – L’andamento del prezzo di listino dal 2013 al 2021
Audemars Piguet, come detto a inizio articolo, ha svariate volte aumentato il prezzo di listino per questa referenza dalla sua presentazione e il grafico sottostante riporta esattamente l’andamento temporale da gennaio 2013 a gennaio 2021 insieme ai singoli aumenti percentuali. Piccola nota, quando l’orologio venne presentato nel 2012 aveva il medesimo prezzo di listino di gennaio 2013.

Come è possibile notare, il punto di svolta più importante si è verificato senza ombra di dubbio nel corso del 2018, anno in cui ci sono stati ben due incrementi di prezzo (gennaio 2018 e giugno 2018) corrispondenti a un +12% complessivo rispetto al millesimo precedente. Considerando anche gli aumenti di gennaio 2020 e 2021, nel giro di 3 anni abbiamo assistito a un incremento del +26% sul prezzo di vendita ufficiale (23’500€ vs 29’600€), un valore decisamente considerevole e abbastanza impressionante. A cosa sarà stato dovuto?
15202ST.OO.1240ST.01 – L’andamento dei prezzi sul mercato secondario
Al fine di comprendere le ragioni che si potrebbero celare dietro questi aumenti del prezzo di vendita, analizziamo l’andamento del valore sul mercato secondario differenziando opportunamente tra orologi nuovi/mai indossati e usati.
Il grafico sottostante mostra proprio l’evoluzione temporale del mercato secondario e la differenza di prezzo (giallo) tra le condizioni considerate.

Proprio a partire dal 2018, si è verificata una forte crescita del valore percepito dal mercato, crescita che si è leggermente arrestata solo nei primi mesi del 2020 a causa, con ogni probabilità, del Coronavirus Covid-19 e della conseguente insicurezza dei mercati. Combinando i grafici precedenti, risulta evidente come Audemars Piguet nel 2018 abbia provato a inseguire il mercato cercando di tenere il corrispettivo valore al di sotto del prezzo di listino, purtroppo senza riuscirci.
Pur considerando che i prezzi sul mercato secondario potrebbero essere drogati da annunci di vendita poco veritieri o troppo pretenziosi e dalle commissioni che le diverse piattaforme di vendita obbligano a pagare, risulta indubbio che il valore raggiunto dal 15202 Anniversario sia cresciuto dal 2013 a oggi con un trend quasi esponenziale riuscendo a superare abbondantemente il +50% rispetto al prezzo di listino.

I rari 15202 Anniversario sinora battuti dalle principali case d’asta (Phillips, Antiquorum, Sotheby’s, Christie’s) non rappresentano valori significativi con possibile influenza di mercato. Essendo questa una referenza moderna, prodotta in cifra considerevole (centinaia di pezzi ogni anno) e tutt’ora potenzialmente acquistabile, non possiede ancora le caratteristiche per poter ottenere numeri importanti in caso di vendita in asta.
Alla data di stesura di questo articolo (fine gennaio 2021), i fortunati clienti che riusciranno a coronare il sogno di avere un 15202 Anniversario in collezione si ritroveranno tra le mani un orologio con un controvalore reale (al netto delle considerazioni precedenti) di 42-45’000€, che corrisponde al +42-52% sul prezzo di acquisto nel 2021, a seconda delle condizioni dell’oggetto. Nel caso in cui l’acquisto sia precedente, il delta di potenziale guadagno risulta ancor maggiore e le relative percentuali ancor più notevoli (Max 127-143%).
Considerazioni finali

Lo so, a te che stai leggendo questo articolo sorgeranno due domande da un milione di euro ciascuna:
- Il mercato rispecchia il reale valore dell’orologio?
- Quanto crescerà ancora il valore percepito e quanto durerà questo fenomeno?
Purtroppo, a queste non posso rispondere. Per valutare il reale valore di un orologio bisognerebbe tenere in considerazioni un importante numero di variabili e fissare opportunamente alcuni parametri che uniformino le valutazioni, è una analisi complessa che non può certo essere svolta attraverso un semplice articolo. In secondo luogo, non ho la facoltà e la presunzione di prevedere il futuro.
Ciò che, però, posso fare è mostrare i dati a nostra disposizione per evidenziare quanto importante sia il fenomeno dell’aumento di valore percepito dal mercato secondario per quanto riguarda alcune referenze particolari lasciando a voi le considerazioni relative a un possibile acquisto al di fuori dei canali ufficiali (con conseguente extra esborso economico) pur di possedere l’orologio desiderato.
Scriveteci nei commenti cosa ne pensate e se sareste mai disposti ad acquistare un orologio come questo al di fuori delle boutique.
Come l’autore ben sa, posso solo che apprezzare questo articolo, e l’ho letto con estremo interesse. Ritengo che un orologio va acquistato se piace e conseguentemente si indossa. Ovvio che essendo umani, l’ambiente circostante ci influenza e il “mi piace” viene inevitabilmente guidato dalla febbre del mercato. Fino a 6-7 anni fa “nessuno” si filava il RO (e dalla vs disanima è evidente) e fino a 3 anni fa l’usato stava sotto il listino. Questo la dice lunga sull’effetto della “febbre del mercato”. Personalmente fatico all’idea che un orologio usato possa costarmi più del nuovo, ma questa situazione – e lo sappiamo tutti – è chiaramente frutto di manipolazioni di marketing che rende il bene scarso sul mercato e conseguentemente se lo vuoi lo paghi: se AP rendesse disponibili gli RO nuovi pari alla domanda di mercato (o quasi), tutti lo compreremmo nuovo e non certo usato a maggior prezzo. Vogliamo dire che la strategia commerciale di centellinare i pezzi per renderlo esclusivo sia errata? Beh AP non è una ONLUS e visto dal loro punto di vista questo è vincente. L’aspirante proprietario ci soffre perché vede remota la chance di averlo al polso, mentre il cliente è ben entusiasta a sapere che porta un pezzo che – oggi – il mercato riconosce come esclusivo, e appaga il proprio ego.
Buongiorno Andrea!
Non posso che concordare con la disamina da te esposta.
Audemars Piguet ha tutte le ragioni a seguire questa filosofia poichè i vantaggi sono svariati e alcuni clienti potrebbero acquistare orologi meno richiesti pur di arrivare al proprio sogno chiamato 15202st.
Un passo successivo all’analisi preliminare descritta nell’articolo, potrebbe essere incrociare i dati di produzione e vendita dei canali ufficiali con il volume scambiato sul mercato secondario per comprendere quanto effettivamente quest’ultimo sia disposto a pagare cifre decisamente considerevoli per l’orologio in questione e, in quale modo, validare i pensieri che abbiamo condiviso poc’anzi.
La criticità di questo passaggio risiede nell’ottenere dati affidabili da poter processare.
Grazie per il commento!
Buona giornata
AF