La fortuna di poter vivere e raccontare la nostra passione per l’orologeria, ci offre spesso la possibilità di conoscere e incontrare persone che non necessariamente appartengono al mondo delle lancette, ma che condividono questa nostra passione. A distanza di un anno dalla nostra chiacchierata virtuale abbiamo incontrato Eugenio Amos, fondatore di Automobili Amos e padre della Lancia Delta Futurista, per parlare del suo primo orologio realizzato in collaborazione con Ressence e ammirare una parte della sua collezione. Eugenio ama gli orologi a prescindere dal loro valore, devono saperlo conquistare nelle forme, nel design e non “gridare” la loro presenza al polso. Il risultato è una collezione per niente scontata e che ben rispecchia la personalità del suo proprietario.

Ressence x Automobili Amos Type 5X

Partiamo dalla prima avventura da protagonista nel settore orologierio per Eugenio Amos, ovvero la nascita del primo segnatempo firmato Automobili Amos in collaborazione con Ressence. Il Type X5 riprende infatti alcune della caratteristiche della Lancia Delta Futurista, introducendo una funzione ‘inedita’ dedicata ai motori sovralimentati. Grazie alla ghiera montata sulla cassa da 46mm, è possibile misurare il warm-up del motore (15 minuti) — la S sta per Start, la D naturalmente per Drive e la R per Race — mentre la seconda parte invece è per il raffreddamento dei turbo (10 minuti). Quadrante e sotto quadranti s’ispirano chiaramente agli elementi grafici della Futurista, con tocchi di grigio chiaro, giallo e rosso. Prodotto in soli 40 esemplari, tutti sold out, il Type 5x è equipaggiato anche da un supporto in gomma che consente di portare l’orologio sul lato del polso, facilitandone la lettura mentre si è al voltante.


Patek Philippe ‘Nautilus’ , ref. 5712GR retailed by “Tiffany & Co.”

Per chi non lo conoscesse personalmente, Eugenio è una persona molto spontanea e la sua collezione riflette in qualche modo questa sua peculiarità. Non c’è nulla di studiato o mirato al mero investimento. Ed è il caso di questo splendido Patek Philippe Nautilus, referenza 5712GR, che Eugenio decise di acquistare nel corso di un suo soggiorno nella ‘grande mela’ assieme a sua moglie Margherita Missoni, nello storico negozio di Tiffany & Co. sulla 5th Avenue. La cassa in oro bianco e lunetta in oro rosa, quadrante marrone scuro a raggiera impreziosito dalla scritta “Tiffany & Co.” a ore 5. Nei quadranti ausiliari troviamo la riserva di carica, le fasi lunari e il datario combinati, oltre ai piccoli secondi. Inizialmente questo orologio era stato prodotto per il mercato di Hong Kong in circa 50 esemplari, per poi esser presentato su larga scala nel 2012 e uscire di produzione nel 2016.


‘Bamford’ Rolex Cosmograph Daytona 116520 X Eugenio Amos

Questo Daytona customizzato da Bamford Watch Department, è’ il “lucky charm” di Eugenio nel corso delle sue competizioni automobilistiche. Trattamento PVD di cassa e bracciale, quadrante ‘Paul Newman’ con dettagli di colore rosso e incisione “EA” sul fondello. Un orologio che lo ha accompagnato nel corso di due Parigi – Dakar, tre Abu Dhabi Desert Challenge.. quasi 35’000 km di gare! L’indicazione fornita da Eugenio a Bamford era che fosse della stessa colorazione della sua McLaren P1 che si era fatto realizzare dal costruttore britannico e che è stata protagonista di una delle più grande eresie del settore automobilistico: la vettura della casa di Woking fu avvistata mentre sfrecciava sulla pista di Fiorano, storico tracciato del “Cavallino Rampante”, con a bordo nientemeno che Horacio Pagani!


Omega Speedmaster “Snoopy Award”, ref. 145.00.31

L’orologio preferito da Eugenio è l’Omega Speedmaster “Snoopy Award”, regalo di sua mamma in occasione del diploma di Maturità. La presenza sul quadrante dell’amato Snoopy, in corrispondenza dei piccoli secondi, è il dettaglio che rende ancora più affascinante il già iconico Omega Speedmaster. Questa edizione, presentata da Omega nel 2003 in edizione limitata a 5441 esemplari, è stata creata per commemorare lo “Snoopy Award” assegnato dalla Nasa dal 1968 a istituzioni e individui che si sono dimostrati particolarmente preziosi per le missioni spaziali. Omega era stato cronometrista ufficiale della NASA sin dagli anni ’60 e ha giocato un ruolo davvero cruciale in una delle più famose situazioni di vita o di morte nella storia umana.

Quando l’Apollo 13 ha avuto un malfunzionamento, causando l’interruzione del viaggio sulla luna, gli astronauti a bordo hanno dovuto prima riparare il velivolo – che aveva subito un’esplosione – con materiale recuperato a bordo, e poi utilizzare i razzi per tornare sulla terra. Senza un computing avanzato hanno utilizzanto i loro cronografi Speedmaster in loro dotazione, riuscendo a rientrare con successo sulla terra..


Rolex Explore II, ref. 16570 ‘Chicchi di mais’

Nella collezione di ogni appassionato c’è sempre un orologio che si ritaglia un posto “speciale”, dove non è il valore economico o la complicazione a determinarne il peso specifico, ma quello affettivo. E’ il caso del Rolex Explorer II, ref. 16570, regalato a Eugenio da suo padre Hermann, scomparso prematuramente quando Eugenio aveva solo 14 anni.

Questa referenza di Rolex Explorer II è stata presentata da Rolex nel 1989, andando a sostituire il “freccione” con alcuni aggiornamenti notevoli: il Calibro 3185, l’utilizzo del vetro zaffiro e una nuova configurazione del quadrante di colore bianco con “bicchierini”. Particolarità dell’orologio di Eugenio è la colorazione degli indici in trizio “virati”, che regalano l’effetto definito dai collezionisti “Chicchi di mais”.


Cartier Crash, ref. 4127

Uno degli orologi di cui Eugenio è più entusiasta (come dargli torto), è questo splendido esemplare della maison Cartier, ovvero il Cartier Crash. Design asimmetrico che si ricollega all’opera di Dalì “Persistenza della memoria”, è probabilmente uno degli orologi più affascinanti mai prodotti e ‘hot reference’ del momento. Introdotto nel 1967 da Cartier London, il Crash di Cartier ha conosciuto negli anni diverse reinterpretazioni. La referenza del modello in collezione di Eugenio è la 4127, presentata da Cartier nel 2019 in commemorazione della boutique di Cartier di Bond Street a Londra. Il movimento a carica manuale è l’8971MC, derivazione del celebre calibro 846 di Jaeger LeCoultre. Chi non vorrebbe questa icona del XX secolo nella sua collezione?


Richard Mille RM 67-02 ‘Wayde van Niekerk

Eccoci a uno degli orologi più ‘cool’ della collezione di Eugenio. E’ vero, aldilà dell’aspetto economico, probabilmente per arrivare a questo capolavoro di meccanica e tecnologia bisogna aver passato “vari step” per poterlo apprezzare appieno. L’RM 67-02 è stato progetto per essere indossato da atleti olimpici, in questo caso per lo sprinter olimpico sudafricano Wayde van Niekerk, pertanto i fattori che lo caratterizzano sono la leggerezza, il comfort e la resistenza gli urti. La cassa di colore verde è realizzata in Carobonio TPT e da Quartz TPT ed è spessa solo 7,8 mm, difficilmente troverete orologi più comodi ed ergonomici. Non è difficile immaginare che anche grazie al suo peso di soli 32 grammi, Eugenio abbia deciso di indossarlo in alcune competizioni automobilistiche..


Questi e altri orologi della collezione di Eugenio Amos li potrete ammirare nel video caricato sul nostro canale Youtube .