Oggi vogliamo accendere i riflettori su una delle aste più interessanti dell’anno, l’asta “88 Cartier” di Monaco Legend Group. Per gli appassionati di Cartier si tratta di una vera e propria rassegna dei sogni, dal momento che molti degli esemplari che saranno battuti presso l’Hôtel Hermitage del Principato di Monaco Sabato 16 Ottobre sono pezzi unici, realizzati su commissione, oppure vere e proprie rarità.

La collezione oggetto di “88 Cartier“, appartiene a Marcello Fratini che, insieme al fratello Corrado, guida importanti gruppi immobiliari e del settore moda. Grazie alla disponibilità di Monaco Legend Group, abbiamo avuto il piacere di poter visionare da molto vicino alcuni degli 88 Cartier che andranno in asta, presso l’esposizione tenutasi la scorsa settimana nella elegante cornice del Mandarin Oriental di Milano.

LOT. 29 CARTIER OGIVAL, prototipo realizzato per Harry Lee Danziger

Partiamo da una delle punte di diamante di questa rassegna, un orologio di una bellezza disarmante per le sue linee e la sua raffinatezza. Sto parlando di un esemplare unico di Cartier, un prototipo realizzato appositamente per il proprietario di “Cartier Paris” Herry Lee Danziger. Quest’ultimo insieme al fratello Edward, erano prolifici produttori di film tra gli anni ’50 e ’60. Nel 1958, all’apice del loro successo, acquistarono l’Hotel Mayfair di Londra, il Grosvenor e il Metropol di Montecarlo. Dieci anni dopo, nel 1968, acquistarono in gran segreto la proprietà di Cartier Paris.

Durante questi anni, Harry commissionò alcuni pezzi unici di orologi da aggiungere alla sua collezione, come questo splendido Cartier Ogival, il nome deriva dalla forma della cassa, che riporta sulla carrure l’iscrizione “Cartier Paris“. Il movimento, così come il quadrante, sono stati realizzati da Blancpain.

Nonostante l’orologeria moderna ci stia sempre più abituando a orologi dalle forme più inusuali e per certi versi anche simili a questo esemplare, posso dirvi che nella mia vita ho provato pochissimi orologi capaci, come questo, di trasmettere la sensazione di indossare un’opera d’arte al polso.

Lotto 29, stimato 50.000 – 150.000 Euro


LOT. 31 CARTIER PARIS TANK ASYMMETRIC

Anche questo esemplare rappresenta il tratto visionario della maison Cartier. Lanciato nel 1936, il Tank Asymmetric era stato pensato per renderlo facilmente leggibile se indossato al volante di un’automobile, senza dover staccare il braccio dallo sterzo per poter visionare l’ora.

L’esemplare in asta è una riedizione del 1996 creata da Cartier in soli 100 esemplari ed è il numero 5 di 100, come riportato sul fondello. La cassa a due corpi è realizzata in platino, mentre il quadrante ha una finitura guillochè argentata.

Corredato di tutta la sua documentazione, il Tank Asymmetric è quotato tra 25’000 – 50’000 Euro.


LOT. 33 – CARTIER PARIS CLOCHE

Ed eccoci dinanzi a un altro Cartier asimmetrico, il “Cloche“. Questo esemplare è stato realizzato in platino da Cartier per l’asta “The Magical Art of Cartier” del 1996, ciascuno con una diversa tipologia di quadrante per rendere ogni orologio unico. Il fondello riporta infatti l’iscrizione 1/1 e l’anno in cui è stato realizzato, ovvero il 1996. L’orologio monta il calibro manuale 9P2.

Lotto stimato tra 40’000 – 80’000 Euro.


LOT. 88 CARTIER “PASHA DE CARTIER” Piece Unique 1/1

Nel 1985 Gerald Genta modificò il design del Cartier Pasha inizialmente creato per il Sultano di Marrakech facendo sparire la griglia ma la caratteristica coronata rimangono il cappuccio, la corona a vite e gli audaci numeri arabi sul quadrante dell’orologio: i suoi sforzi hanno dato vita a uno dei modelli più conosciuti dei giorni nostri. L’unico e il design inimitabile del Pasha divenne immediatamente un’icona di Cartier, forse anche per la storia legata alla creazione che vuole aver avuto luogo al esplicita richiesta di un Sultano di Marrakech chiamato anche, appunto, Pascià.

Questo è il classico esempio in cui è bene non fidarsi troppo delle apparenze. Quello che potrebbe sembrare un semplice “Pasha” in realtà non lo è: si tratta di un orologio incredibilmente raro in quanto prodotto completamente in platino in edizione limitata di 1/1 pezzo. Questo pezzo unico si distingue per la sua bellezza e le sue condizioni: la lunetta unidirezionale a gradini e la corona proteggono perfettamente la cassa. I Numeri arabi insieme a una finestrella per la data al Ore 5, un affascinante quadrante bianco e un quadrato bianco in al centro completa la struttura di questo incredibile orologio. Inoltre è pubblicato sul libro “White Cartier Bianco” di Osvaldo Patrizzi a pag 58

Lotto stimato tra 150’000 – 300’000 Euro.


LOT. 68 – CARTIER PARIS CRASH

Ebbene, eccoci di fronte al capolavoro di Cartier nonché uno dei modelli più ambiti dai collezionisti, il Crash. Il Cartier Crash nasce dalla sede di Cartier di Londra – “Cartier London” – nell’epoca della Swinging London. Potrebbe quasi sembrare che questo movimento, il cui termine “swinging” significa ondeggiante, sia arrivato a definire le forme di questa cassa dal design così dirompente, ma non è così. Almeno all’atto pratico.

Tuttavia negli anni si sono susseguite diverse teorie. Alcuni hanno collegato la forma del Cartier Crash al dipinto di Salvador Dalì ispirato agli orologi molli raffigurati nell’opera “La permanenza della memoria”. Tuttavia la recente pubblicazione del libro “The Cartiers” ad opera di Francesca Cartier Brickell, sembra indicare che il design dell’iconico Cartier Crash sia il risultato del lavoro di Jean-Jacques Cartier e dell’artigiano Rupert Emmerson, che ha giocato con l’identità visiva di Cartier Allongée, allungandola e piegandola.

L’esemplare in asta è stato prodotto nel 1991 in un’edizione limitata di 400 esemplari, Questa versione moderna è marcata “Paris” sul quadrante e sul fondello. Anche la fibbia deployante progettata per la serie mantiene il design “Crash” della cassa.

Questo lotto è stimato tra 50’000 – 100’000 euro.


LOT. 73 – CARITER  Tank à Guichet in Platino

La prima versione del Tank à Guichet risale al 1928, epoca in cui la complicazione delle “ore saltanti” era molto molto popolare e diffusa tra gli orologi da polso. Questa variante del Tank riflette senza dubbio lo stile Deco di quel periodo. La lettura dell’ora è molto intuitiva, a ore 12 troviamo una piccola apertura con l’indicazione delle ore (saltanti), mentre il display a ore 6 consente di visualizzare lo scorrere dei minuti.

L’orologio in asta è una limited edition in platino di soli 150 esemplari, prodotto in occasione del 150esimo anniversario di Cartier nel 1997.Il fondello presenta le incisioni “1847-1997” e il logo  “LC”.

Questo lotto è stimato tra 50’000 – 100’000 euro.


LOT. 75 – CARTIER NEW YORK ref. 2014

Come molti di voi sapranno, dal 1898 Cartier iniziò ad ampliare gli orizzonti arrivando ad aprire due sedi oltre a quella parigina: quella di Londa e quella di New York. Se delle prime due molti orologi sono facilmente identificabili con codici stilistici ben precisi, si può dire che quella di New York fosse la sede meno estrosa delle tre.

Non è così per questo Cartier del 1947, con un’insolita cassa impermeabile firmata Cartier Paris in oro giallo e anse articolate a coste con cappuccio. Il quadrante argento ha indici applicati a bastone in oro giallo con divisione esterna di cinque minuti/secondi, lancette con materiale luminoso con un’atipica lancetta dei minuti a freccia e un’apertura per la data alle ore 3. Accompagnato dal suo certificato originale riportando tutte le informazioni dell’orologio timbrate dal maison Cartier, viene pubblicata anche una foto d’archivio ne “Le Temps de Cartier” di Jader Barracca, Giampiero Negretti e Franco Nencini a pagina 254.

Questo lotto è stimato tra 30’000 – 60’000 euro.


Per ulteriori dettagli, visitate il sito di Monaco Legend Group